Droga, Dadone “Un giovane al giorno muore per overdose”
ROMA (ITALPRESS) – “I dati del 2019 legati ai decessi per overdose tra i giovani parlano di uno al giorno con un aumento dell’11% rispetto al 2018, il 45% di questi è causato dall’eroina ma è in aumento anche l’overdose per cocaina”. Così Fabiana Dadone, ministra per le Politiche giovanili con delega per le politiche antidroga durante un’audizione in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, in merito all’indagine conoscitiva sulle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani. “Nel 2020 sono state segnalate e identificate 44 nuove sostanze psicoattive, individuate per la prima volta sul territorio nazionale e sono state inserite 82 nuove sostanze nelle tabelle ministeriali – ha proseguito -. Nel 2019 i ragazzi tra i 15 e i 24 anni segnalati per detenzione di sostanze stupefacenti sono stati 20.270, 4.129 di loro i minorenni. L’aumento dell’uso della cocaina ha incrementato anche le richieste di trattamento di questa dipendenza (27.913). Delle 136mila persone trattate al Sert, 11mila sono gli under 25, l’8% dei pazienti”.
“Il panorama delle dipendenze patologiche tra i giovani è sempre più vasto. Il fenomeno è in aumento e si sta manifestando sotto forme di diversa natura, accanto all’abuso di sostanze stupefacenti e alcoliche evidenziamo una crescita dei disturbi alimentari e della percezione di sè, della distorsione dell’immagine legata a modelli estetici e comportamentali imposti dalla società, oltre alla crescita della dipendenza del gioco d’azzardo”, ha sottolineato la ministra.
“Lo sviluppo delle tecnologie e dei sistemi digitali volti a migliorare la qualità della nostra vita sta impattando negativamente sulle dipendenze dei giovani per un uso improprio e distorto di tali strumenti. Oggi più che mai è necessario che il mondo degli adulti si mobiliti per la protezione e la salvaguardia dei minori – ha aggiunto -. Le nuove generazioni sono state le più penalizzate dalle conseguenze della pandemia, la loro vita quotidiana è stata sconvolta. Ai giovani dobbiamo ristori e sostegni per evitare che si indebolisca il loro spirito e il loro futuro, per evitare che si allontanino dalla socialità che caratterizza la loro età”.