Sono durate poche ore le ricerche di Lucrezia Di Prima, la donna di 37 anni era scomparsa venerdì 15 ottobre a San Giovanni La Punta, nel Catanese.
A far ritrovare il suo corpo il fratello 22enne che si sarebbe autoaccusato del delitto facendo ritrovare tra le campagne di Nicolosi il corpo senza vita della donna.
“Purtroppo una tragica notizia – ha scritto sui social il sindaco Nino Bellia -. Lucrezia è stata ritrovata priva di vita. Sono vicino al dolore immane dei familiari, a nome mio e di tutta la comunità puntese”.
Secondo le prime dichiarazione rilasciate ai Carabinieri il giovane avrebbe agito al culmine di un raptus durante una lite. Sul posto del ritrovamento con i militari dell’Arma sono presenti il medico legale e il magistrato della Procura di Catania.
I due fratelli abitavano assieme ai genitori, nelle campagne di Nicolosi, sull’Etna, dove è stato trovato il corpo della donna. A permetterne il ritrovamento è stato proprio il fratello. Ai carabinieri della stazione di San Giovanni La Punta, che lo hanno sentito per diverse ore perché non convinti delle sue affermazioni e per alcune incongruenze nei suoi racconti, ha confessato.
Il giovane ha dato indicazioni su dove trovare il cadavere: una strada secondaria nelle campagne di Nicolosi, dove è stato rinvenuto dai carabinieri. Sulla strada poco sangue, tanto da fare sospettare agli investigatori che l’omicidio sia stato commesso in un altro posto, forse nella loro casa di San Giovanni La Punta dove in serata si sono recati carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) del comando provinciale di Catania per un sopralluogo anche alla ricerca di eventuali tracce di sangue.
Sul corpo di Lucrezia sono state riscontrate ferite di armi da taglio. Non sono state ancora accertate le cause del decesso.
Dopo l’interrogatorio l’uomo è stato fermato dai carabinieri per omicidio e occultamento di cadavere. Un delitto oscuro che ha scioccato l’intero paese: il padre di Lucrezia e Giovanni, che hanno un fratello poliziotto che non lavora in Sicilia, è un dipendente comunale in pensione da pochi mesi.
Lucrezia, da anni fidanzata, non lavorava e in paese è definita una donna “casa e chiesa”. E’ stato il fidanzato, ieri, a dare l’allarme per la sua inconsueta scomparsa: uscita di casa senza cellulare e, pare, anche senza chiavi e documenti. Sono stati i genitori della donna a presentare una denuncia di scomparsa ai carabinieri che si sono subito attivati.
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