Dobbiamo ripagarci la campagna elettorale | Da oggi ci tassano anche la Pensione: cosa sta succedendo sul 730
Verranno tassate anche le pensioni, che batosta
Siamo nel pieno del periodo della dichiarazione dei redditi, mediante la quale ogni contribuente viene a conoscenza delle tasse che deve versare al Fisco in base al proprio reddito e di quali detrazioni e deduzioni ha diritto. Questa viene effettuata mediante la compilazione del modello 730, in autonomia o presso un CAF, oppure con il modello Redditi Persone Fisiche.
In merito alla pensione, i contributi previdenziali sono interamente deducibili dal reddito complessivo e questo è stato stabilito nell’articolo 10 del Tuir al comma 1, lettera e. Questo vale anche per i contributi facoltativi versati nella forma previdenziale obbligatoria di appartenenza, quindi vale per i contributi obbligatori e per quelli volontari.
Per contributi volontari si intende anche la ricongiunzione di periodi maturati in altre gestioni previdenziali, i versamenti volontari, quelli versati per il riscatto della laurea e quelli per la copertura di buchi contributivi.
Dove indicarli nel modello 730
I contributi versati per il riscatto della laurea o del corso ITS Academy dei familiari, a carico di inoccupati, godono della detrazione al 19% e vanno inseriti con il codice 32 nel rigo E8-E10. Se invece questi sono riferiti a familiari a carico di persone iscritte alla gestione previdenziale non è prevista la detrazione al 19% ma la deduzione. Nel caso di contributi previdenziali e assistenziali generici, invece, è prevista la deduzione e vanno inseriti nel rigo E21.
Nel rigo E23 vanno inseriti i contributi per gli addetti ai servizi domestici e famigliari, che godono di deduzione nei limiti di 1549.37 euro. Il rigo E26 è invece specifico per i contributi versati ai fondi integrativi del SSN, con il limite di 3615.20 euro.
La differenza tra deduzione e detrazione
Un aspetto molto importante in materia di dichiarazione dei redditi è la differenza tra deduzione e detrazione. Questa seconda riduce l’importo delle tasse dovute esattamente come se fosse uno sconto, mentre la prima riduce il reddito sul quale vanno poi calcolati gli importi relativi ai tributi da dare al Fisco.
Le spese deducibili vengono quindi sottratte dal reddito imponibile mentre quelle detraibili sono quelle che vengono sottratte, in percentuale, dall’imposta lorda.