Disordini prima della partita Palermo-Padova, due arresti

E’ già stato notificato il Daspo emesso dal Questore della provincia di Palermo nei confronti di due uomini, rispettivamente di 41 e 22 anni, tra loro padre e figlio, arrestati la scorsa domenica, poichè responsabili del reato di violenza o minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive.

L’arresto ed il Daspo sono scaturiti dal comportamento avuto dai due uomini, lo scorso 12 giugno, all’interno dell’impianto sportivo “Renzo Barbera”, nelle fasi di accesso degli spettatori all’incontro di calcio Palermo-Padova che avrebbe sancito il ritorno in serie b della formazione rosanero.

I due si erano presentati alle soglie del varco d’ingresso della tribuna autorità, esibendo due tagliandi di curva nord. Il naturale rifiuto opposto dagli steward incaricati aveva generato una spirale di offese e violenza che, a strettissimo giro, aveva riguardato anche il responsabile degli steward, attinto a più riprese da spintoni, calci ed un pugno al viso, sferrati dai malviventi.

I poliziotti, schierati a distanza e preposti ad assicurare la tutela dell’ordine pubblico, sono giunti in soccorso del malcapitato e sono riusciti a sottrarlo ad un risentimento tanto aggressivo quanto immotivato.

I due sono stati condotti presso l’ufficio di polizia all’interno dell’impianto sportivo e sono stati tratti in arresto.

Il provvedimento è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Quasi contestulamente, il Questore della provincia di Palermo ha emesso nei loro confronti un provvedimento di divieto di accesso, su scala nazionale ed europea, agli impianti ove si disputeranno competizioni calcistiche, anche di natura amichevole. Tale divieto avrà la durata di due anni per il padre e di un anno per il figlio ed è motivato dalla violenta condotta dei due, resa ancor più grave dalle circostanze di luogo e di tempo attraverso le quali essa si è esplicitata. Tale rissosità ha infatti destabilizzato l’ordinato prosieguo delle procedure di ingresso allo stadio ed ha rischiato di innescare un clima di forte tensione alla presenza di migliaia tifosi.

I controlli dei poliziotti della Digos hanno consentito di sequestrare numerosi fumogeni di grosse dimensioni che erano stati occultati all’interno della struttura sportiva, nonché di segnalare all’Autorità Giudiziaria due soggetti, uno pregiudicato per aver dichiarato false generalità e un tifoso del Padova per avere introddotto all’interno dello stadio un fumogeno.

Altri 15 soggetti sono stati rintracciati privi di tagliando d’ingresso e, oltre alla prevista sanzione amministrativa, saranno sottoposti a Daspo.