Disegno-realtà: Marco Papa chiude il suo viaggio artistico a Favignana
Con l’approdo della “Meta Gondola Fisica Redentore” si aprire venerdì 3 novembre 2017 alle 18, all’interno degli spazi dell’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare a Favignana, alla presenza di Luigi Biondo, direttore del Polo Regionale Museale di Trapani e Marsala e del sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, il primo epilogo della retrospettiva in progress dal titolo “Disegno Realtà / Drawing Reality” di Marco Papa.
Quasi duecento le opere, tra sculture, fotografie, installazioni e disegni, che si snoderanno nelle sale del primo piano della Tonnara di Favignana a testimoniare il poliedrico e multiforme linguaggio che da sempre contraddistingue il percorso dell’artista.
Meta Gondola Fisica Redentore
Si chiude così il viaggio, iniziato a Venezia, della “Meta Gondola Fisica Redentore” realizzata da Marco Papa in fibra di carbonio unidirezionale (lunga 12 metri e pesante 330 chili). L’opera/scultura appartiene alla collezione “Oggetti Dipinti”, una serie cioè di sculture modellate sulle misure dell’uomo.
Festa del redentore
Varata nel bacino di San Marco a Venezia il 15 luglio scorso in occasione della Festa del Redentore, l’approdo dell’Opera/Gondola apre a Favignana la prima edizione del ciclo espositivo “Al Di Là Del Mare…“ curato dall’Associazione Culturale L’Uomo sulla Terra fondata da Marco Papa a San Cusumano, Erice (Trapani). Ciclo espositivo concepito come una serie di incontri con artisti nazionali ed internazionali che si confronteranno sul rapporto tra arte e territorio nel contesto del Polo Regionale Museale di Trapani e Marsala e dei suoi siti culturali, diffusi in tutta la provincia di Trapani.
L’opera
Opera eccezionale nel suo genere ha al suo interno una seduta in bronzo raffigurante il pugile statunitense Michael Gerard “Mike” Tyson in una posa che è un omaggio alla scultura bronzea “Il Pensatore” di Auguste Rodin. Il pubblico sedendo nella gondola e indossando le maschere VR per la realtà virtuale, rivivrà lo spettacolo pirotecnico realizzato a Venezia nella notte dedicata al Redentore.
“L’opera – spiega Marco Papa – è un omaggio alla metafisica e all’origine della sua concettualizzazione che penso sia avvenuta in Sicilia, terra dove, come accade nella metafisica, la sospensione tra tempo e spazio perde i suoi confini. Una sospensione che vivo quando da Erice guardo le isole Egadi e il mare, la terra si frastaglia nel mare, il mare nelle isole, le isole nelle nuvole, le nuvole nel cielo al sole. La gondola per la sua forma, l’essenzialità e l’impossibilità, essendo un mezzo antico, è l’oggetto più estremo che rappresenta la dimensione della sospensione”.
Metafisica e mistero
Per Marco Papa la Gondola, intesa come oggetto da trasformare in opera d’arte grazie alle sue forme sinuose, slanciate ed eleganti, è emblema della metafisica e del mistero, ma anche elemento di redenzione dalla decadenza sociale e culturale. La Gondola, ripresa da un vecchio esemplare del 1600, è stata realizzata in fibra di carbonio presso l’azienda Mako Shark a Dolzago (Lecco) trasportata fino al cantiere di Marghera, (che si affaccia sulla gronda lagunare). Forte il richiamo Gondola/Souvenir che in terra Siciliana acquista una prospettiva dechirichiana. A Favignana infatti la Meta Gondola è posizionata sulle vasche di cottura dell’ex Stabilimento Florio, sovrastate dalle tre ciminiere. L’opera-scultura è finanziata dal veneziano Jacopo Nani Mocenigo. L’apertura della retrospettiva di Marco Papa è l’occasione per presentare il catalogo bilingue a colori di 230 pagine, con saggi e contributi critici di Alan Jones, Ara Merjian e Lut Pil, primo volume della collana editoriale “Al Di Là Del Mare…”.
Sabato 4 novembre a partire dalle 11.30, oltre una cinquantina di alunni del Liceo Artistico Michelangelo Buonarroti, Istituto d’Istruzione Superiore Statale Rosina Salvo di Trapani saranno i protagonisti della performance Black Gene, performance dedicata allo straordinario ballerino Gene Anthony Ray, alias Leory Johnson, protagonista del film Fame (Saranno Famosi) di Alan Parker e dell’omonima serie cult degli anni Ottanta. La performance è il primo atto di Trilogy on the Verge.
“Ho pensato ad una sorta di totem – racconta Marco Papa – una scultura che si scompone, idealizzazione del personaggio che diventa un ossimoro: il peso del granito e la leggerezza del gesto atletico. Una collettività viene chiamata a sollevare un peso invisibile, compiendo così un’azione di cui ignora la finalità formale, ma conscia del gesto generoso che realizza per il resto dei visitatori”.
Trilogy On The Verge, è un progetto artistico iniziato da Marco Papa nel 1999 e tuttora in progress. Attraverso una serie di opere l’artista ritrae l’essere umano in tensione nel viaggio verso la scoperta di se stesso utilizzando differenti media, quali disegno, scultura, video, installazione, performance concepita in una trilogia, richiama la struttura tripartita della Divina Commedia di Dante Alighieri e l’Odissea di Omero, per contenuti, grandezza e per le imprese affrontate dall’artista e da coloro che fanno parte del progetto per realizzarlo.
Ciascuna delle tre fasi del progetto, che riprendono il concetto dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso dantesco, ha come protagonista un diverso personaggio pubblico e come contenuto uno specifico tema che riguarda un aspetto sociale/psicologico/spirituale che ognuno dei protagonisti ha dovuto affrontare.