Discoteca a cielo aperto a Palermo, blitz della polizia

Continua incessante, su tutto il tessuto cittadino, l’attività della Polizia di Stato, finalizzata al rispetto delle norme a tutela della salute pubblica per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

In tale contesto la Questura di Palermo ha disposto incisivi servizi di vigilanza in materia di ordine e sicurezza pubblica orientati alla verifica delle disposizioni riguardanti il rispetto del divieto di assembramento ed il controllo del Green Pass in quelle aree del centro storico e delle piazze ritenute sensibili per il formarsi di affollamenti.

Durante il mese di agosto sono state controllate 130 attività commerciali ed identificate 625 persone. Sono stati controllati 439 green pass ed elevate sanzioni per un totale di circa 6.000 euro (6 sanzioni a carico di esercenti di locali e 9 sanzioni a carico di avventori).

La notte tra giovedì e venerdì scorsi personale appartenente all’Ufficio di Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura, ha denunciato un cittadino palermitano che, in via Cagliari angolo Piazza Sant’Anna, servendosi di un apparecchio artigianale, consistente in una cassa elettroacustica a cui era incassato un’autoradio alimentata da una batteria utilizzata solitamente per le autovetture, diffondeva musica ad alto volume non solo nella piazza ma anche per le vie limitrofe, causando un evidente disturbo della quiete pubblica.

La discoteca a cielo aperto improvvisata, la cui musica era udibile fino alla vicina via Roma, consentiva a circa un centinaio di ragazzi presenti di ballare, noncuranti che tale atteggiamento non garantiva il distanziamento minimo consentito.

Gli agenti della Polizia di Stato, che continuano ad assicurare la loro presenza nelle piazze più importanti della città, dove è più alta la concentrazione di persone e dove è necessario impedire gli assembramenti per il rischio di contagio da Covid, sono intervenuti provvedendo a far disperdere le persone affollate nella piazza. 

Il giovane proprietario dell’attrezzatura (posta sotto sequestro), identificato in un 26enne del centro storico, è stato denunciato per il reato di disturbo della quiete pubblica; allo stesso è stata elevata una sanzione amministrativa per il mancato rispetto delle norme riguardanti l’uso del  dispositivo di protezione individuale.