Palermo scoppia di rifiuti, ma questa non è una novità, quello che preoccupa di più è l’enorme quantità di mini discariche ingombranti in ogni angolo della città. Una vera piaga, che non riguarda, come si potrebbe pensare, solo le periferie ma che affligge tutti gli angoli del centro storico.
Il Comune prova a fare qualcosa e scende in campo con una iniziativa di sensibilizzazione, una goccia in mezzo al mare, che serve se non altro a far toccare con mano e tutti la dimensione del fenomeno.
L’iniziativa si chiama “Vivi il centro storico – stop alle discariche abusive”, ed è stata organizzata dalla I Circoscrizione in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Rap.
Due giorni in cui sono stati coinvolti oltre 100 cittadini, insieme ai loro rappresentanti ai Consiglieri di Circoscrizione e ad esponenti dell’Amministrazione, hanno voluto offrire un segnale di cura ed attenzione verso gli spazi pubblici, in cui storicamente vengono abbandonati rifiuti ingombranti.
In 2 giorni sono state raccolte circa 30 tonnellate di ingombranti (10 cassoni grandi, 10 pipini e tre lambri) e 10 metri cubi di sfabbricidi abbandonati in 37 punti del Centro Storico. Sono state impegnate circa 30 unità della RAP e mobilitati 23 mezzi.
Obiettivo era testimoniare il fatto che gli spazi pubblici vanno curati e la loro pulizia dipende anche da tutti noi. Nessun ritardo, nessuna inefficienza può infatti giustificare l’abbandono dei rifiuti in spazi pubblici, così come i ritardi nell’ampliamento della differenziata non esimono i cittadini che possono effettuarla dal farlo correttamente.
Sei i siti dei quattro mandamenti storici individuati per rimuovere, insieme agli operai della RAP, le discariche di rifiuti ingombranti:
Piazza Magione (di fronte Scuola Ferrara), Via Squarcialupo (di fronte Scuola Valverde), Piazza Colajanni (di fronte Ex Cinema Edison), Piazza dell’Origlione (di fronte Scuola Verga), Piazza D’Ossuna, Via San Cristoforo (angolo Via Bologna).
Negli spazi liberati dai rifiuti, sono stati collocati elementi di arredo di cui i cittadini si faranno “tutori” contro futuri abbandoni.
“Il tema dell’emergenza rifiuti è complesso e determinato da una somma di elementi- spiega Presidente della Prima Circoscrizione, Massimo Castiglia – ci sono i problemi legati alla raccolta, particolarmente gravi in questo momento di pandemia che ha investito anche la RAP, quelli legati al conferimento in discarica ed infine quelli legati al comportamento di alcuni cittadini, che hanno la responsabilità del corretto conferimento”.
Come Circoscrizione continueremo a pretendere che ciascuno faccia la propria parte, convinti che Palermo, in particolar modo alla luce delle evidenze sugli interessi criminali che continuano ad essere fortissimi nel settore, debba continuare a puntare su una gestione pubblica e circolare del ciclo dei rifiuti. Per difendere la dimensione pubblica dei servizi, però, non servono parole ma fatti concreti, che segnalino quantomeno la direzione di un cambiamento complessivo nella gestione dei rifiuti e della raccolta, che metta insieme l’efficienza dei servizi di raccolta, pulizia e la sostenibilità ambientale” conclude.
“Proprio in questi giorni – come hanno dichiarato il vicesindaco Fabio Giambrone e l’assessore Sergio Marino – sono partite le registrazioni delle prima telecamere di videosorveglianza, con un piano concordato da RAP e Polizia Municipale con la piena condivisione dell’Amministrazione. Contiamo ovviamente sulle misure repressive, ma allo stesso tempo contiamo, forse ancor di più, sul coinvolgimento dei cittadini.”
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