Discarica Bellolampo, rimpallo di competenze: nuova emergenza rifiuti

Discarica Bellolampo. La discarica di Bellolampo è satura e già da domani potrebbe essere chiusa, tranne che per l’organico. La Rap evidenzia che rispetto allo scorso anno sono raddoppiati i rifiuti ingombranti abbandonati per strada e lo smaltimento è sempre più difficile.

Intanto è rimpallo di responsabilità tra il Comune di Palermo e la regione:  “Il Comune e la città di Palermo – afferma Orlando – hanno letteralmente subito per anni le ordinanze emesse dalla struttura regionale che hanno permesso a decine di comuni di utilizzare la discarica di Bellolampo, accorciandone la vita”.

La nota del Vicesindaco Marino indirizzata al Presidente Musumeci

Il Vicesindaco ed Assessore alle Società Partecipate, Sergio Marino, ha inviato oggi una nota avente per oggetto “Esaurimento e chiusura VI vasca Bellolampo”, indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Reg.le Energia e Servizi Pubblica utilità, all’Assessore Territorio e Ambiente, al Servizio 7 Autorizzazioni Assessorato Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità dell’acqua e rifiuti, al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’acqua e rifiuti.

“Si fa seguito alla nota del 23/10/2018 di RAP – scrive Marino – con la quale si comunica l’approssimarsi dell’esaurimento della VI vasca di Bellolampo, rimasta inevasa nonostante la stessa RAP preannunci uno stato di emergenza che avrebbe richiesto diverso approccio da parte delle Strutture Regionali interessate.

Solo brevemente si rinvia alla lunga esposizione del percorso autorizzativo della variante sostanziale della VI vasca non ancora approvata da codesta Regione e che ci porta adesso alle soglie di un’emergenza la cui risoluzione non può che competere a codesta Regione anche, e soprattutto, in ragione dei poteri commissariali conferitele in materia impiantistica.

In considerazione dell’assoluta urgenza di porre in essere quanto necessario per consentire l’impiego della VI vasca senza il quale si aggraverebbe lo stato di emergenza in Sicilia si diffida codesta Regione ad emanare apposita ordinanza, come richiesto da RAP, nelle more dell’approvazione della variante sostanziale alla VI vasca il cui iter fa capo alle Strutture Regionali interessate.

Si sollecita ancora una volta l’immediata approvazione della variante sostanziale di cui sopra per evitare l’emergenza in atto e consentire quindi a RAP di garantire lo smaltimento dei propri rifiuti senza dover ricorrere a soluzioni estreme che, si ricorda, non possono che vedere il diretto coinvolgimento delle Strutture Commissariali.

La dichiarazione di Orlando

“Negli anni e mesi scorsi– ha commentato il Sindaco, Leoluca Orlando – il Comune di Palermo e la RAP hanno sempre mostrato nei confronti della Regione un grande senso di responsabilità e sensibilità istituzionale, accettando che la discarica di Bellolampo venisse usata da decine di altri comuni per sottrarli all’emergenza.

Oggi non riscontriamo analoga attenzione da parte della struttura regionale, che anzi sembra impegnata a non valorizzare l’unica realtà pubblica della nostra Isola.

Ora è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità, speriamo non soltanto per motivi formali ma soprattutto per sensibilità politica e istituzionale”.

Discarica Bellolampo: l’ultimatum dei sindacati

“Ribadiamo con fermezza che va definito entro oggi l’iter che permetterà alla Rap di continuare a conferire i rifiuti presso la discarica di Bellolampo.  Abbiamo già esortato 48 ore fa il comune e la Regione a trovare una soluzione ma continuiamo a registrare solo notizie negative”. Cosi i sindacati Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Filas intervengono nuovamente sulla chiusura della discarica di Bellolampo.

“È infatti, ingiustificato il rimbalzo di competenze tra il Comune di Palermo e la Regione anche perché nel giro di pochi giorni potremmo assistere a una indecoroso emergenza igienico-sanitaria in tutto il territorio di Palermo, perché già da domani, per ovvi motivi i cassonetti saranno stracolmi e i compattatori rimarranno carichi all’interno degli autoparchi della Rap senza avere la possibilità di essere svuotati”.

Soluzione immediata: rischio di emergenza igienico-sanitaria

“Esortiamo ancora una volta il Comune e la Regione a sedersi attorno a un tavolo di lavoro per trovare una soluzione immediata al problema, evitando il solito rimpallo di responsabilità, ricordando che di mezzo ci sono i cittadini palermitani, il decoro della città di Palermo, la tutela dell’ambiente e i lavoratori dalla Rap.

Chiediamo quindi una soluzione immediata alla problematica per permettere l’ampliamento della VI vasca e la realizzazione della VII vasca. Non rimarremo impotenti – concludono i sindacati di Rap – davanti a questa vicenda e non permetteremo la migrazione dei compattatori dell’azienda di piazzetta Cairoli in giro per tutta la regione, come non permetteremo che a beneficiare della situazione sia qualche ‘privato’ favorito’ dall’emergenza rifiuti. Se non ci saranno presto risposte idonee e concrete soluzioni al problema, con immediatezza, metteremo in campo tutte le soluzioni a nostra disposizione a tutela dell’azienda e dei lavoratori Rap”.

La polemica tra il ministro Luigi Di Maio e il presidente Musumeci

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci risponde intanto al ministro Di Maio in merito ai poteri speciali sui rifiuti: “Voglio rassicurare il ministro Di Maio: non solo non ho alcuna intenzione di chiedere il rinnovo dei cosiddetti poteri speciali per i rifiuti, ma penso addirittura di restituirli prima della scadenza.
L’ho già anticipato al ministro dell’Ambiente spiegandone anche i motivi: in sette mesi, infatti, nei sei impianti oggetto dell’ordinanza di Protezione civile abbiamo realizzato tutto quello che andava fatto in termini istruttori. Ora la strada è in discesa. Spero, invece, di far trovare al ministro Di Maio, fra un anno, una Sicilia finalmente fuori dall’emergenza rifiuti. Al sindaco Raggi e ai romani auguro la stessa cosa”.
La dichiarazione dopo che il vicepremier ha dichiarato “Musumeci non godrà di ulteriori poteri speciali. Provi a risolvere il problema con quelli di cui già dispone”.

L’allarme lanciato dal Presidente della Commissione Regionale Antimafia Claudio Fava

 “Una mega discarica nel territorio di Centutipe. L’ennesimo sfregio al territorio siciliano, frutto di scelte sbagliate e dell’immobilismo del governo Musumeci. Non saranno i proclami a mezzo intervista a fermare il business dei privati nel settore rifiuti; la Sicilia ha bisogno urgente di atti di governo concreti“.

Lo ha dichiarato Claudio Fava, Presidente della Commissione Regionale Antimafia, che aggiunge: “ci aspettiamo che il Presidente Musumeci e l’Assessore competente intervengano celermente per bloccare l’operazione nel territorio di Centuripe.

Allo stesso modo ci auguriamo che celermente possano arrivare all’esame dell’Assemblea Regionale Siciliana degli atti legislativi e amministrativi compiuti, piuttosto che le solite dichiarazioni d’intenti”.