Promuovere, presso gli Istituti secondari di primo e secondo grado della Sicilia, incontri e attività di sensibilizzazione “per un viaggio nel mondo degli invisibili e nel disagio giovanile”, sviluppando un dialogo con gli adolescenti al fine di ridurre la distanza che sembra aumentare tra i bisogni dei giovani e l’attività delle Istituzioni.
È questo l’obiettivo generale del protocollo d’intesa che l’assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale ha siglato con l’associazione “Mediter Italia”.L’iniziativa prende spunto dal libro inchiesta “Noemi Crack Bang. La banalità del male“, edito da “Mediter Italia”. Gli autori, Victor Matteucci e Gilda Sciortino, raccontando la vita e la morte per overdose di Noemi Ocello, una giovane donna di Palermo, avvenuta nel dicembre 2020, hanno colto l’occasione per sviluppare un’indagine sul disagio giovanile, il mondo della tossicodipendenza, l’abbandono scolastico, la vulnerabilità delle famiglie e l’emarginazione sociale a Palermo.
Il progetto, tra i numerosi che “Mediter Italia” porta avanti, in quanto rientranti tra le finalità che guardano alla messa in campo di interventi di inclusione sociale rivolti a giovani, donne, soggetti fragili della società, prevede una serie di incontri, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, al fine di sviluppare un dibattito che coinvolga i giovani, le famiglie e le istituzioni scolastiche.
«Questo progetto permetterà di avviare un percorso di sensibilizzazione degli studenti verso un tema importante e articolato come quello del disagio giovanile – afferma l’assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, Roberto Lagalla –favorendo il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle istituzioni. Sarà certamente una preziosa occasione di riflessione, in ambito scolastico, sulle numerose problematiche legate all’emarginazione sociale e all’abbandono precoce del percorso scolastico in Sicilia».
«Siamo molto contenti di avere avuto l’opportunità di siglare questo protocollo d’intesa con l’assessorato regionale – afferma il presidente di “Mediter Italia”,Victor Matteucci – in quanto crediamo che la Regione Siciliana sia l’interlocutore ideale per avviare un dialogo e un confronto attivo tra docenti, studenti, istituzioni, servizi sociali e famiglia sui temi del disagio giovanile, delle tossicodipendenze, dell’emarginazione, della crisi della famiglia e riguardo al ruolo dei servizi sociali chiamati a rispondere alle dinamiche che portano alla deriva tantissimi giovani».
Un percorso che punta ad avviare un dialogo necessario e urgente che chiamerà in causa, oltre agli autori e quanti hanno collaborato alla stesura del libro-inchiesta attraverso interviste, testimonianze e la fornitura di dati, anche giornalisti, intellettuali, psicologi, psichiatri, docenti universitari, artisti, rappresentanti del terzo settore e referenti di organizzazioni e strutture di accoglienza.
Gli incontri, che potranno eventualmente assumere la struttura di una formazione extrascolastica con moduli e tematiche conseguenti, saranno concordati di concerto con le istituzioni scolastiche, definendo l’oggetto dei singoli incontri, i nominativi dei relatori da invitare sulla base di un elenco che sarà fornito preliminarmente, la durata, il luogo e le modalità di attuazione.
Si tratta, dunque, di realizzare un approccio integrato e di sistema alle problematiche dei giovani, che preveda un coinvolgimento e una messa in rete delle Istituzioni (famiglia, scuola, servizi sociali) allo scopo di sviluppare un affiancamento dei minori nella loro fase di crescita e di vulnerabilità sociale.
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