Il Garante della persona con disabilità e il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Siciliana verificheranno di persona i motivi che impediscono a una coppia di fratelli con disabilità grave di frequentare la scuola dell’obbligo a Trapani. È il contenuto della lettera inviata dall’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone, ai due Garanti regionali, Carmela Tata e Giuseppe Vecchio, al sindaco di Trapani e al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, oltre che, per conoscenza, al ministro della Disabilità, al Prefetto di Trapani, all’Asp di Trapani e ai legali della famiglia dei due minori.
La madre dei due bambini, iscritti in un istituto comprensivo di Trapani e ambedue con necessità di assistenza all’autonomia e alla comunicazione e di assistenza igienico-personale continuativa, ha chiesto un intervento dell’assessore regionale, denunciando l’interruzione dell’assistenza igienico-personale mesi fa e un rimpallo di competenze tra istituzione scolastica e quella locale, che avrebbe determinato una paralisi burocratica e amministrativa tale da privare i figli “della fondamentale possibilità di accedere pienamente a un diritto primario costituzionalmente garantito”, si legge nella lettera inviata alla Regione.
L’assessorato regionale alle Politiche sociali è più volte intervenuto “per sopperire alle carenze delle istituzioni locali e per contribuire a miglioramento dei servizi di assistenza agli alunni con disabilità, affinché siano realmente adeguati e personalizzati agli specifici bisogni della persona – dichiara l’assessore Scavone – Eppure, nonostante i solleciti alle istituzioni preposte e gli sforzi anche finanziari messi in campo, con rammarico apprendiamo di una stasi amministrativa e burocratica che di fatto non consente a due minori l’agevole frequentazione della scuola dell’obbligo”.
La normativa vigente non attribuisce all’assessore poteri sostitutivi nei confronti delle altre istituzioni, ma le Autorità Garanti della Regione Siciliana potranno verificare direttamente la situazione, “per fornire ogni possibile sostegno tecnico e consulenza agli operatori delle istituzioni locali e scolastiche preposte, nonché alla famiglia – assicura l’assessore – interessando della questione anche l’Azienda sanitaria di riferimento che ha in carico ai minori. L’obiettivo è quello di rimuovere con urgenza qualsivoglia ostacolo che limita la reale e continuativa inclusione sociale e scolastica dei minori”.
Se stai per affrontare un colloquio di lavoro, scopri come devi metterti seduto. Cambia tutto…
Tornano nella settimana dal 18 al 23 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione…
L'Agenzia delle Entrate ha iniziato i suoi controlli. È allarme per tutti Se si vuole…
Sabato: Tempo stabile durante la giornata con cieli per lo più soleggiati su tutta la…
“Io confido che quella del 26 novembre sarà l’ultima conferenza stampa e quindi auspico che…
“Dio non voglia che ci sia un terremoto, ma per come è stato studiato il…