Diritto allo Studio: arrivano 20 MLN, ma in Sicilia è ancora emergenza. Lo scorso 30 novembre in Commissione Bilancio del Senato sono stati discussi alcuni emendamenti alla Legge di bilancio, in particolare quelli relativi all’incremento dei fondi per il Diritto allo Studio. Sono stati bocciati tutti ad eccezione di quello meno dispendioso, che aggiunge ulteriori 20 milioni di euro.
Il Fondo per le borse di studio verrebbe così incrementato di 30 milioni, passando da 216 a 246 milioni: un emendamento positivo che giunge dopo le mobilitazioni di questo autunno, ma non ancora sufficiente a determinare una concreta inversione di rotta sul diritto allo studio.
La necessità di questa misura è sotto gli occhi di tutti, considerato l’aumento degli studenti idonei e la carenza di posti alloggio in tutto il Paese, emergenza che Link Coordinamento Universitario ha ricostruito e riportato, insieme agli enti per il diritto allo studio, durante la conferenza stampa in Senato, alle forze politiche coinvolte nella discussione della legge di Bilancio.
Tuttavia, non solo i finanziamenti, ma anche i tempi di erogazione delle borse sono una condizione indispensabile per la tutela del diritto allo studio, altrimenti trasformato in un mero diritto al rimborso. Manca ancora il riparto del Fondo Statale alle diverse Regioni, nonostante la Legge abbia fissato al 30 settembre il termine ultimo per la sua pubblicazione: un ritardo vergognoso con cui il MIUR sta danneggiando migliaia di studenti, ancora in attesa della prima assegnazione delle borse.
A Catania è stata pubblicata il 19 novembre la graduatoria definitiva per l’assegnazione delle borse di studio nell’Ateneo. Ritorna prepotentemente, dopo appena due anni di copertura totale, l’incubo dello studente “idoneo non assegnatario”.
Gli studenti in questione, che soddisfano tutti i requisiti reddituali necessari per accedere alla borsa di studio, indispensabile per intraprendere o proseguire i rispettivi percorsi di studi, raggiungono la cifra spaventosa di 5244 unità, poi leggermente corretta dal primo scorrimento di giorno 27 novembre.
A destare la preoccupazione maggiore sono i dati relativi alla graduatoria per i primi anni, con più di 2000 studenti ancora senza borsa. Come se non bastasse sono 1230 gli studenti rimasti esclusi dalla graduatoria per gli alloggi.
“Lo scorso venerdì, dopo un’assemblea, abbiamo incontrato il direttore generale dell’Università di Catania, per presentargli le nostre istanze”, afferma Salvo Randazzo, portavoce di Link – Studenti Indipendenti Catania. “Abbiamo chiesto che venissero anticipati i contributi del Fondo Statale, ad oggi pervenuti all’ERSU solo in parte per una somma pari a 2,8 mln di euro, e di attivare un tavolo tra studenti, ERSU, Università di Catania e Regione che punti alla copertura totale delle borse studio. Il direttore ci ha assicurato che l’Università si sarebbe impegnata già dal giorno seguente nelle interlocuzioni con il governo regionale, la stessa regione oggi responsabile della riduzione dei fondi destinati al diritto allo studio”.
“Le mobilitazioni di questo autunno hanno portato ad un aumento dei finanziamenti statali, ma ora occorre inviare subito la prima rata della borsa a tutti gli idonei. Per questo – conclude Randazzo – chiediamo alla Regione di erogare risorse sufficienti a coprire interamente le richieste e anticipare le risorse statali per inviare a tutti gli studenti la prima metà delle borse entro dicembre, come previsto dalla Legge”.
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