La vicenda risale al 4 dicembre scorso quando il Gip del Tribunale di Palermo ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione a carico di 18 dipendenti del Comune di Palermo per i reati di falsa attestazione di presenza in servizio e truffa ai danni dell’Amministrazione.
Nel complesso, l’indagine aveva consentito di ricostruire condotte penalmente rilevanti su 55 impiegati, ovvero più di un terzo dei circa 150 dipendenti che prestano servizio presso l’ufficio dei Servizi Cimiteriali del comune di Palermo.
Adesso arriva la sospensione dal servizio per trentotto dei dipendenti coinvolti e le sepolture a Palermo rischiano di andare nel caos.
Secondo le normative vigenti infatti, per i dipendenti è scattata automaticamente l’immediata sospensione dal lavoro, senza stipendio e unicamente con diritto unicamente all’assegno alimentare.
Il Comune corre ai riparti e per affrontare l’emergenza sono stati individuati lavoratori per coprire l’incarico di trasportatore e oggi saranno firmate le disposizioni di trasferimento.
La situazione nei cimiteri del capoluogo è drammatica, al momento sono 575 le salme in deposito, un numero che potrebbe arrivare a 600 entro la fine dell’anno.
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