Le divisioni del sindacato hanno influito sulla partecipazione allo sciopero dei dipendenti regionali culminato in un corteo che è partito da piazza Marina, a Palermo. A sostenere la protesta sono rimaste infatti soltanto CGIL e UIL che non hanno firmato il protocollo d’intesa proposto dal governo sui tagli a pensioni e benefit.
Si sono ritrovati in piazza un migliaio di lavoratori con bandiere e striscioni contro “l’accordo truffa” siglato con il governo regionale da Cobas-Codir, Sadir, Siad, Fp Cisl e Ugl che prevede di affidare a una tavolo negoziale con l’Aran Sicilia la trattativa su permessi sindacali, malattia, mobilità e riqualificazione e riclassificazione del personale.
La proposta del governo e la decisione della maggioranza delle sigle di sottoscriverla, ha spaccato il fronte sindacale: Cgil e Uil, infatti, non hanno firmato il protocollo e hanno deciso di non revocare lo sciopero proclamato mesi fa.
Per il segretario regionale della Fp Cgil Michele Palazzotto “l’accordo firmato mercoledì e’ una truffa. Alcuni sindacati avevano già disdetto lo sciopero prima ancora di avere di conoscere la proposta del governo”. Dello stesso avviso il segretario della Fp Uil Enzo Tango: “Sconfessiamo il protocollo di intesa firmato mercoledi. – ha detto – Questo sciopero dimostra che la piattaforma delle istanze sindacali unitarie è stata disattesa e abbiamo deciso di spostare la discussione dai tavoli negoziali alla piazza”.
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