Dionisi verso Palermo-Spezia: “Poco spazio per Brunori? Gioca chi merità. Abbiamo le qualità per battere lo Spezia”
Alla vigilia di una delle sfide più attese della stagione, quella contro lo Spezia, Alessio Dionisi, allenatore del Palermo, si è presentato in conferenza stampa con il consueto mix di trasparenza, determinazione e lucidità. Reduce da un periodo di alti e bassi, Dionisi non si è nascosto dietro le difficoltà, anzi, ha affrontato a viso aperto le domande sul momento della squadra, sugli obiettivi mancati e sui temi più spinosi che coinvolgono giocatori chiave come Brunori e Gomes.
Le sue parole sono state un appello tanto al gruppo quanto ai tifosi, sottolineando l’importanza di una mentalità collettiva e di prestazioni solide per ritrovare quella continuità che può fare la differenza in un campionato così competitivo. Dionisi ha ribadito la centralità del lavoro settimanale, la meritocrazia come bussola per le sue scelte tecniche e l’inevitabile necessità di prendere decisioni difficili in un gruppo ricco di talento, ma anche di aspettative elevate.
Non sono mancate riflessioni più ampie, che spaziano dall’analisi degli avversari, considerati tra i più forti del campionato, al rapporto con una tifoseria appassionata e critica, passando per l’autocritica personale, con un chiaro mea culpa per alcuni errori commessi. Dionisi ha messo in evidenza i limiti della squadra, ma anche il potenziale ancora inespresso, ricordando che ogni sfida rappresenta un’opportunità per crescere e dimostrare di meritare un posto tra le grandi.
CAPITOLO BRUNORI – «Abbiamo problemi a finalizzare, ma perché Brunori non riesce a trovare spazio? Nessun allenatore fa giocare chi in allenamento è meno prestativo: gioca chi merita. Al gruppo chiedo ogni giorno, fin dal primo, di spingere e di non pensare all’io. Tutte le funzioni sono in funzione di quello. In queste ultime partite le prestazioni sono state migliori, ma non hanno portato a quello che volevamo. Non abbiamo fatto il passo in avanti che vorremmo. Lo storico non conta: non conta il mio, non conta quello dei giocatori. Dobbiamo migliorare quanto fatto, ma tutto passa dall’allenamento. Poi la risposta è data dalla partita. Prima della gara contro la Sampdoria nessuno avrebbe pensato che Ranocchia avrebbe giocato lì al posto di Gomes, eppure entrambi meritavano di giocare. Io faccio delle scelte e parto da quello che vedo in settimana, ma non posso far giocare tutti. Ci sono compagni che si allenano meglio di Brunori, o lui non si allena ai suoi livelli? In allenamento conta chi dimostra di voler giocare. Io, dopo una sconfitta, parlo nello spogliatoio e devo guardare tutti in faccia. Il primo giorno ho chiesto di mettere il “noi” davanti all’“io”. Chi non spinge con me non gioca».
«Tre minuti per Brunori contro la Sampdoria? C’è anche il recupero, e poi può succedere di tutto. Non c’è un problema con un giocatore. Io sono pronto a ricredermi in qualsiasi momento. Parlo con tutti e cerco di migliorare le cose. Rifarei quello che ho fatto nell’ultima partita. Se in allenamento ci fosse un giocatore che fa 10 gol a partitina, lo farei giocare, o magari i gol li fa chi gioca. Le valutazioni le faccio a 360 gradi».
DUBBI DI FIRMAZIONE – «Ho tre-quattro dubbi di formazione e spero di scioglierli. Gomes meriterebbe di giocare sempre. Non ho preconcetti con nessuno: ci sono tanti giocatori che hanno sbagliato e sono stati ripresi. Gli atteggiamenti sbagliati li sottolineiamo. Chi ha sbagliato ha giocato perché ha capito di aver sbagliato, ma lo sbaglio reiterato non è perdonato. In questa rosa ci sono giocatori importanti, ma non faccio la formazione con il curriculum, bensì per quello che vedo. Non escludo che domani possa esserci Gomes. Tra i dubbi c’è quello della punta centrale? I ballottaggi sono davanti, in mezzo e dietro. Ho dubbi perché in tanti si stanno allenando bene. Sono pronto a cambiare idea domani. Più di alcuni hanno sbagliato, come ho fatto io domenica, e chiedo scusa. L’allenatore non può soprassedere ad alcune cose. Davanti ho dubbi perché i ragazzi si allenano bene e dobbiamo essere più efficaci».
SPEZIA – «D’Angelo lo conosco bene, ci siamo affrontati. Il suo vice è stato mio compagno alla Fiorentina. Ringrazio D’Angelo per le parole. Noi affrontiamo una squadra che ha valori e sta sorprendendo. Hanno intensità e aggressività, sono pericolosi nelle palle inattive e sono anche l’unica squadra imbattuta. Li rispettiamo fino a un certo punto, perché è arrivato il momento di battere una grande. Lo Spezia sta performando più di noi».
COSE DA MIGLIORARE – «Siamo soddisfatti del percorso di prestazione, ma non dei risultati, che dobbiamo raggiungere attraverso la prestazione. Abbiamo aspettative grandi su di noi e sappiamo di aver ottenuto meno. Affrontiamo una squadra che è in alto ed è dove saremmo voluti essere noi. È una partita difficile: hanno fatto 11 gol su palla inattiva, hanno valori e sono aggressivi. Dobbiamo essere bravi, perché non ti fanno giocare, e se lo fanno ti lasciano giocare fino a un certo spazio, costringendoti a fare quello che vogliono. Dobbiamo dare continuità di prestazione e alzare il livello di prestazione. Sarà una partita importante contro una delle più forti del campionato, che prende pochi gol. Noi ne facciamo pochi per quello che creiamo. È una partita importante e dobbiamo fare di più rispetto alla precedente giocata in casa: siamo in debito con i tifosi. Abbiamo le qualità per battere lo Spezia, ma loro hanno le qualità per battere tutte le squadre del campionato».
TIFOSI – «Tifosi? Dispiace tanto che non possano essere in tantissimi domani. È un peccato. Dipende da noi e mi auguro che possano tornare più numerosi di prima. Noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno dei risultati. È fantastico vedere lo stadio rosanero pieno: è bellissimo».
Katia Virzì