Dionisi verso Palermo-Sampdoria: “Sarà una gara fondamentale”

 

Alla vigilia di una delle sfide più importanti della stagione, Alessio Dionisi si presenta in conferenza stampa per fare il punto sulla preparazione del Palermo. Confrontandosi su temi chiave come la condizione della squadra, le scelte tattiche e lo spirito necessario per affrontare una Sampdoria desiderosa di riscatto, Dionisi trasmette determinazione e consapevolezza.
L’allenatore rosanero analizza il momento attuale, non nascondendo la necessità di migliorare concretizzazione e continuità, ma sottolineando anche le molteplici note positive viste nelle ultime settimane. Tra riflessioni sulle scelte tecniche, l’importanza del lavoro svolto in allenamento e l’incisività del supporto dei tifosi, emerge la volontà di sfruttare questa gara come un’opportunità per invertire il trend e risalire la classifica.

BRUNORI – «Nelle ultime due settimane è il giocatore con cui ho parlato di più. Ci siamo confrontati, e negli ultimi giorni l’ho visto in modo più positivo. È una risorsa importante. Tuttavia, non conta ciò che si è fatto in passato, ma ciò che si vuole fare. Chi desidera migliorarsi deve lavorare per ottenere risultati, e da questo punto di vista siamo sulla buona strada. Problema di inserimento per Brunori? Sono solo scelte tecniche, nulla di più. Non ci sono problemi con lui. Le decisioni si basano su ciò che vedo, e sarà lo stesso domani. Non dobbiamo dimenticare il percorso fatto finora. Vogliamo di più, ma devo considerare chi dimostra maggiore impegno durante gli allenamenti».

NUOVO RUOLO BRUNORI – «Premetto che Le Douaron ed Henry sono giocatori con caratteristiche molto diverse. Jeremy è stato preso per giocare a destra e davanti, e potrebbe tornare a destra già domani. Matteo (Brunori) lo vedo come un numero 9, ma può anche interpretare il ruolo di 10. Come 9 deve riempire l’area, mentre come 10 deve legare il gioco, e lui sa farlo bene. Nell’ultima partita casalinga ha giocato più arretrato. Stiamo lavorando per schierare due terminali offensivi, ma dipenderà dalla loro disponibilità a contribuire anche in fase difensiva, che per noi è molto importante».

SPIRITO DI SQUADRA – «Per la finalizzazione non è una questione di spirito, ma di qualità, e noi le abbiamo. In questo momento stiamo creando molto, ma concretizziamo poco. Dobbiamo essere meno tesi negli ultimi venti metri e continuare a lavorare. Lo spirito è fondamentale per il risultato, soprattutto in Serie B. Alcune scelte sono dettate da questo. Ho visto crescere lo spirito della squadra, ma c’è ancora margine di miglioramento. I risultati aiutano a rafforzarlo».

MODULO – «Per quanto riguarda Lucioni, è stata una scelta societaria, e non ho altro da aggiungere. Parlare di un sistema fisso come il 4-3-3 è riduttivo: dipende dagli interpreti. Stiamo lavorando sull’occupazione degli spazi. I risultati finora non ci hanno premiato, ma ci sono molte cose positive. Continuando così, possiamo migliorare la classifica già da domani. Ballottaggi? Baniya sta bene. Per i ballottaggi, si tratta di scegliere due difensori dietro, un centrocampista centrale e due attaccanti davanti. Centrali in base agli avversari? I nostri centrali hanno caratteristiche diverse. Recuperare Baniya è stato importante. Ad oggi, chi ha giocato di più non è necessariamente titolare. Non credo di aver mai schierato la formazione ideale. Terzini? Stanno tutti bene. Non essere andati in nazionale è stata un’opportunità per lavorare con loro. Venivamo da un periodo in cui volevamo di più, e ora dobbiamo concentrarci sulla partita di domani contro una squadra importante. Sarà una sfida tra due squadre ferite che daranno tutto».

IN DISCUSSIONE – «Io stesso mi metto in discussione. È normale che un allenatore venga giudicato. Queste domande, però, vanno rivolte a chi valuta il mio operato. Nel calcio non esistono regole fisse. Sento il supporto di tutti. Tuttavia, ripeto: dobbiamo fare di più. Domani è un’opportunità importante, sarà una gara difficile. Riunioni tecniche intensificate? La società ci è vicina. L’AD è venuto agli allenamenti per coinvolgere tutti, parlare e cercare di migliorare. Per quanto riguarda la situazione di Lucioni, se ne stava discutendo da tempo per motivi specifici. C’è uno spirito di unità di intenti.

PAROLE GARDINI – «Ho avuto modo di approfondire come ragiona la società. Sui risultati sportivi, vogliamo di più. Nessuno è soddisfatto della classifica attuale. Siamo tutti responsabili e dobbiamo lavorare uniti per migliorare. Abbiamo le qualità per farlo. Tempo come alibi o opportunità? Concordo sul fatto che il tempo sia un’opportunità. Non ne abbiamo molto, ma dobbiamo sfruttarlo al massimo. Ci sono molte cose positive da cui ripartire. Non conta l’errore fatto, ma come si affronta la difficoltà successiva.

MESE DECISIVO – «Dico sempre ai ragazzi che gli allenamenti servono per preparare prestazioni di alto livello. Domani è una gara fondamentale. Il mese è lungo, ma ora pensiamo a domani, che è una grande opportunità. Giocatori che imitano Ceccaroni? Pietro è stato bravo. Quando sono arrivato, era un po’ ai margini, ma ha lavorato e si è guadagnato spazio. Ora altri stanno seguendo il suo esempio. Se ho dei ballottaggi, è perché ci sono molti giocatori che meritano di scendere in campo».

Katia Virzì