Dionisi verso Frosinone-Palermo: “Sono qui per fare la storia, non per vivacchiare”

Alessio Dionisi ha affrontato la conferenza stampa pre-partita in vista della sfida di venerdì sera contro il Frosinone, una partita cruciale per il Palermo che si trova in un momento di difficoltà. Dionisi ha riconosciuto i risultati non all’altezza delle aspettative, ma ha anche sottolineato i miglioramenti nelle prestazioni della squadra rispetto all’inizio della stagione. Il tecnico è determinato a non perdere di vista gli obiettivi, dichiarando che la squadra ha il potenziale per giocare un calcio efficace senza snaturarsi.
Durante la conferenza, Dionisi ha evidenziato l’importanza della coesione, ribadendo che le responsabilità sono condivise tra tutto il gruppo, sia in attacco sia in difesa. Pur ammettendo che alcuni giocatori stanno rendendo al di sotto delle aspettative, il mister si è detto fiducioso, confermando che il duro lavoro in allenamento si sta riflettendo in campo, anche se non ancora nei risultati.

POCHI RISULTATI – «Ovvio che i risultati dicono che non stiamo andando in sesta, ma dobbiamo andare oltre. Ci sono delle aspettative e, quando parlo, cerco di arrivare ai ragazzi. Possiamo migliorare sicuramente; ora le prestazioni sono sicuramente superiori rispetto all’inizio. Se i risultati, però, non sono al passo, dobbiamo farci delle domande e darci delle risposte. Abbiamo le caratteristiche per fare la partita in un determinato modo. Non dobbiamo snaturarci e dobbiamo essere efficaci in tutti i momenti della partita. Rendimento degli attaccanti? Alcuni giocatori hanno fatto gol in Serie A, come Henry, che ne ha fatti 9. Non stiamo performando al cento per cento, sicuramente. Prima parlavamo di occasioni create; adesso siamo migliorati sotto questo aspetto e dobbiamo andare oltre il prima possibile. Stiamo rendendo più come squadra che come singoli: se la squadra difende bene, è merito di tutti. Se la squadra attacca male o non realizza, non è solo demerito degli attaccanti. La classifica, di conseguenza, non ci piace per niente. Più una cosa non viene, più cresce la paura di sbagliare. I ragazzi, dopo la partita con il Cittadella, sapevano di poter fare meglio sotto porta. Dobbiamo continuare su questa strada, fermo restando che non può bastare. Siamo arrabbiati perché le cose non stanno andando come vorremmo; adesso dobbiamo spingere per essere efficaci in tutte le zone del campo. Dobbiamo fare diversi miglioramenti».

«Non ho delusioni per ora, sicuramente però qualcuno sta performando meno delle aspettative. Le annate non sono tutte uguali; qualcuno, infatti, sta performando meglio di quanto mi aspettassi e qualcuno meno. Vorrei solo vedere il massimo da tutti. In allenamento vedo cose positive, e questo conta tanto. Per i risultati, questa cosa conta se viene fatta anche in partita. Oggi si sono allenati tutti i disponibili che lo erano nella partita precedente, ed è una cosa positiva. Chi giocherà lo deciderò in questi due giorni. Siamo riusciti a fare bene per quasi tutta la partita, anche se si potrebbero gestire meglio alcuni momenti nel corso della gara, cosa che potevamo fare meglio rispetto alle partite precedenti. Faccio scelte in funzione di quello che vedo in settimana e in partita. Alcuni giocatori, in questo momento, hanno avuto alti e bassi, ma altri stanno facendo prestazioni positive. In questo momento la squadra non può giocare con Henry e Brunori insieme dall’inizio; possono farlo a partita in corso. La squadra non può supportare due attaccanti di questo tipo senza sacrificare alcuni centrocampisti. Non escludo questa possibilità a gara in corso, ma per partire dall’inizio dobbiamo lavorare meglio per renderla possibile. Ranocchia e Verre insieme? Perché no, assolutamente. Hanno caratteristiche e qualità diverse, quindi non lo escludo affatto».

FARE LA STORIA – «So della rivalità tra Frosinone e Palermo; non entro nel merito, ma me la ricordo. Vorrei fare una grande promessa, anche se ne ho già fatta qualcuna e non si stanno confermando nei fatti. Spero di migliorare il prima possibile questa classifica, perché è il nostro obiettivo. Sono venuto qui per fare la storia del Palermo; so che non è facile, in una piazza così importante. Ci sono cose molto belle qui, ma non è semplice. Le altre squadre affrontano la partita con determinazione perché ci rispettano. Comunque, per ora dobbiamo pensare giorno per giorno e partita per partita. Ogni gara di Serie B va giocata, in casa o fuori casa non importa. Vorremmo tanto dedicare questa partita ai nostri tifosi e anche a noi stessi. Dentro c’è la voglia di far bene, anche se magari non si percepisce all’esterno. Mi dispiace che in città ci sia un po’ di delusione; speriamo di trasformarla in coraggio, ambizione e in un sogno. A piccoli passi, però; per ora non siamo pronti per guardare lontano, perché la classifica ce lo dice».
«Non è solo sfortuna non sfruttare le occasioni create. Non è mai sfortuna; tutto torna. Dobbiamo rimanere concentrati in questo momento, lo dico da un po’ perché significa che dobbiamo ancora migliorare. Non sono l’unico responsabile, anche se sono l’unico che parla; i giocatori vanno in campo, ma vi assicuro che anche loro vogliono migliorare. Cerco di essere chiaro e onesto. La squadra si allena bene, ma poi performa meno bene? Vediamo, per ora è così. Se oggi finisse il campionato, non saremmo contenti. Il campionato, però, non è finito oggi, e noi dobbiamo lavorare su questo. So che ogni partita è importante, ma non è una finale, anche se la giochiamo come se lo fosse. Vedo comunque cose positive, anche se meno nei risultati, e dobbiamo lavorare su questo».

FROSINONE – «Sul Frosinone? Sono retrocessi, e quattro o cinque undicesimi della loro squadra dell’anno scorso giocavano in Serie A; noi non li abbiamo. La classifica dice una cosa, ma la squadra non rispecchia quei valori. Non sarà una partita facile: hanno anche pareggiato in dieci contro il Pisa. Voglio una squadra con la stessa voglia mostrata nelle ultime partite. Se mi aspettavo questa Serie B? Sicuramente da noi mi aspettavo di più. Siamo responsabili di quanto fatto e anche artefici di quello che possiamo fare. Ho sempre seguito il campionato, ed è sempre stato equilibrato. Poi magari qualcuno esce dalla mischia, ma fino a marzo non è così. Dobbiamo prendere spunto da certi momenti; sicuramente non mi sorprende l’equilibrio del campionato. La speranza è che continui a essere così se noi non troviamo continuità».

«Nikolaou e Nedelcearu hanno caratteristiche che si sposano bene insieme. Ceccaroni lo conoscevo già dal Venezia, ora è un terzino atipico. In alcune partite abbiamo deciso di occupare il campo in maniera diversa. Stiamo giocando in modo diverso per avere più giocatori vicini al primo attaccante, e infatti creiamo più occasioni nella metà campo avversaria. Lund è un giocatore importante; non ci sono scelte definitive. Ceccaroni ha sfruttato bene il momento e ha trovato continuità, mentre Lund resta una certezza con caratteristiche differenti. In base a come e con chi vogliamo difendere, faremo delle scelte. Qualcuno ieri non si è allenato, ma io avevo detto oggi pomeriggio (ride)»

Katia Virzì