La Sezione d’Appello della Corte dei Conti per la Regione Siciliana, presieduta dal Dott. Giuseppe Aloisio, ha confermato la sentenza di assoluzione emessa in primo grado dalla stessa Corte nei confronti di alcuni amministratori ed ex amministratori comunali e regionali per un presunto danno erariale legato al mancato raggiungimento delle percentuali di legge nella raccolta differenziata.
La Procura della Corte aveva chiesto condanne variabili fra 3,7 milioni e 179 mila euro agli ex Presidenti della Regione On.li Rosario Crocetta e Raffaele Lombardo, per l’ex Sindaco Diego Cammarata, per gli ex Assessori comunali all’ambiente Michele Pergolizzi, Giuseppe Barbera e Cesare Lapiana e per il sindaco Leoluca Orlando.
Nel confermare la sentenza di assoluzione piena, con diritto al risarcimento delle spese legali sostenute dagli imputati, la Sezione d’Appello ha rigettato la richiesta di condanna, sottolineando sia la complessità normativa e lo stato emergenziale del settore dei rifiuti in Sicilia, sia l’assenza di un danno erariale dimostrabile per le casse del Comune, oltre alla grave carenza di impianti finalizzati alla raccolta differenziata non ascrivibile agli amministratori comunali.
“Non posso che esprimere rispetto per l’operato della magistratura contabile – ha detto il sindaco Leoluca Orlando, difeso dall’avv. Massimilano Mangano – che ha confermato in appello quanto già stabilito in primo grado circa la infondatezza della tesi su presunti addebiti a mio carico per danno erariale”.
Il raggiungimento di determinate soglie di raccolta differenziata dei rifiuti “dipendeva anche e soprattutto – così scrivono nella sentenza i giudici – dal previo conseguimento di uno scopo-mezzo (consistente nella realizzazione di impianti, nel reperimento di risorse umane qualificate, nella creazione di strutture organizzative ecc., idonei a consentire concretamente il perseguimento dello scopo-fine)”.
La Procura, prosegue però la sentenza, non avrebbe dimostrato come queste responsabilità fossero da ascrivere ai soggetti coinvolti nel caso. Così il Collegio composto da Giuseppe Aloisio (Presidente), Romeo Palma (Consigliere), Valter Del Rosario (Consigliere, Relatore) Salvatore Chiazzese (Consigliere) e Guido Petrigni (Consigliere) ha rigettato le richieste della Procura confermando la sentenza di primo grado che si era già pronunciata in modo favorevole agli amministratori pubblici.
“Esprimo la mia gioia per la conferma dell’assoluzione – è il commento dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta – Ringrazio i miei difensori per essersi adoperati con grande professionalità e impegno in tutti procedimenti che mi hanno coinvolto. Oggi risulto pienamente assolto e sono lieto che al termine di una vicenda per me dolorosa sia stata ribadita la linearità della mia azione amministrativa nell’ambito della quale la Regione Siciliana ha posto in essere tutte le attività ricadenti nella sua competenza”.
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