E’ salito a 23 il numero di pazienti che si sono presentati al pronto soccorso della Fondazione Giglio di Cefalù con sintomi neurologici e per i quali la prima diagnosi è di sospetto avvelenamento da botulino. La diagnosi dovrà essere confermata dall’Istituto Superiore di Sanità di Roma.
I soggetti (molti dei quali operai del raddoppio ferroviario Palermo-Messina) si presentano al pronto soccorso già da ieri pomeriggio. Nel corso della giornata di ieri il bilancio dei ricoverati era già a 10 persone (tre in condizioni più serie e trasferite al reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cimino di Termini Imerese) mentre nella giornata di giovedì era salito a 14.
I medici dopo le prime diagnosi hanno tempestivamente richiesto, tramite il Centro antiveleni di Pavia, l’antidoto per l’avvelenamento che è stato trovato in un ospedale di Catania.
Il direttore sanitario Salvatore Vizzi sottolinea la gravità della situazione visto che tanti soggetti avrebbero condiviso il pasto in una mensa aziendale, mentre Emanuele Sesti, responsabile del pronto soccorso, spiega: “La patologia è evolutiva pertanto i pazienti vengono costantemente monitorati”.
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