Detenzione armi Catania, mancano i permessi: quattro denunciati

Detenzione armi Catania, mancano i permessi: quattro denunciati. Il commissariato di polizia Borgo-Ognina ha eseguito controlli e ha indagato R.A. per aver trasportato dalla provincia di Enna e senza autorizzazione tre fucili con 30 munizioni calibro 12 e 24.  Le armi sono state sequestrate.

Due fratelli, F.G. e F.L., hanno invece omesso di denunciare un notevole quantitativo di armi e munizioni di cui tre armi corte e 10 fucili oltre a munizionamento appartenenti al defunto padre. Sono stati indagati ai sensi dell’art. 38 del T.U.L.P.S. e art.58 del relativo regolamento con relativo sequestro delle armi.

L.L., infine, è stato indagato per il reato di omessa denuncia in quanto non ha comunicato alla polizia la detenzione di un fucile appartenente al padre defunto.

Detenzione armi Catania, le regole da seguire

E’ opportuno chiarire che il porto d’armi e il nulla osta permettono l’acquisto, il trasporto e la detenzione dell’arma e delle munizioni mentre la denuncia è una comunicazione obbligatoria per informare l’Autorità di pubblica sicurezza dove le armi e munizioni verranno custodite.

Il possessore di licenza di porto d’armi o di nulla osta, può comprare e detenere:

  • 3 armi comuni da sparo;
  • 6 armi classificate ad uso sportivo sia lunghe che corte;
  • Un numero illimitato di fucili e carabine con calibro e funzionamento indicati nell’art. 13 della legge 157 del 1992.
  • 8 armi complessive tra: antiche di importanza storica prodotte prima del 1890 o con avancarica, originali; artistiche che presentano particolari finiture o fattezze come ricami in oro o pietre preziose; rare che siano in un numero limitato di esemplari – può esserlo anche la singola arma legata ad un particolare evento o personaggio storico (D.M. 14 aprile 1982);
  • 200 cartucce per arma comune (art. 97 Regolamento TULPS);
  • 1.500 cartucce per fucili da caccia (art. 97 Regolamento TULPS);
  • 5 chili di polveri da caricamento.