Sarebbe dovuto essere in casa perché agli arresti domiciliari, invece è stato sorpreso sul terrazzo dello stabile a coltivare piante di marijuana.
A Palermo la polizia ha tratto in arresto un trentatreenne di Borgo Nuovo. I poliziotti, nel corso dei servizi di prevenzione dei reati e controllo del territorio, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo, dove questi avrebbe dovuto scontare la misura degli arresti domiciliari, ma non lo trovavano in casa.
Decidevano, pertanto, di approfondire il controllo, effettuando una perlustrazione dello stabile. Giunti all’ultimo piano, il quarto, dove vi era un ampio terrazzo, sorprendevano l’uomo in compagnia di altre persone.
Contestualmente, notavano sul terrazzo due rigogliose piante, alte circa 130 centimetri, di marijuana in piena fioritura. Inoltre, sotto una tettoia in legno, all’interno di un armadietto con delle chiavi appese, c’erano circa 6 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, un bilancino di precisione, numerose buste di cellophane trasparenti, due lame di metallo, nastro adesivo e alcune banconote di vario taglio.
Accanto alle piante vi erano diversi fertilizzanti e, occultata all’interno di un grosso contenitore, un busta di cellophane contenente 23 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina. In un angolo del terrazzo vi era, inoltre, un paniere in plastica con una lunga corda legata al manico.
L’uomo, alla luce di quanto scoperto dagli agenti, ammetteva la propria responsabilità, dichiarando di avere in uso esclusivo il terrazzo dello stabile e che la sostanza stupefacente trovata e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi di droga erano di sua proprietà.
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