PALERMO – Polifunzionali, tecnologici e anticonvenzionali: ecco i tavoli come non li avete mai visti. Pezzi unici sintesi del connubio fra un materiale tradizionale come il marmo ed elementi innovativi che ci proiettano nel futuro. A progettarli dieci allievi del laboratorio di Disegno industriale del Corso di Laurea Magistrale in Architettura, tenuto dal professor Dario Russo.
Gli aspiranti designer – in collaborazione con Palumbo Marmi, azienda di Trabia specializzata nella lavorazione di pietre naturali – hanno sovvertito la concezione del tavolino basso: da complemento d’arredo poco sfruttato, relegato perlopiù al salotto, a oggetto smart che garantisce una fruizione in più luoghi della casa ben adattandosi a uno stile di vita moderno.
È così che un tavolo può diventare una scrivania in miniatura con ripiani a scomparsa, piuttosto che un piano di lavoro per pc con porte Usb o luci a led di ultima generazione. E ancora: una superficie in ardesia per prendere appunti o far giocare i bambini, come se fosse una lavagna ribaltata in orizzontale; un portaoggetti modulare che si può scomporre e ricomporre a seconda delle esigenze; un blocco con lastre di marmo dallo spessore minimo. Evoluti o vintage, leggeri e maneggevoli, i tavoli ideati dagli studenti del laboratorio hanno un comune denominatore: la duttilità.
L’impresa che li realizzerà riconoscerà ai futuri architetti una royalty per ogni pezzo venduto: un modo per stimolare i ragazzi a trovare soluzioni innovative e soprattutto a premiare il merito. “Per noi – spiega Massimo Peligra, responsabile relazioni di Palumbo Marmi e rappresentante aziendale all’interno del laboratorio – il rapporto diretto con gli studenti è fondamentale. Li consideriamo già oggi alla stessa stregua di progettisti. Lavorare con loro dentro l’Università ci ha permesso di essere più attenti ai cambiamenti del mercato. La collaborazione con l’Ateneo, inoltre, è un’occasione concreta per fare ricerca e sviluppo approcciandosi al design nel modo più completo possibile”.
“Palumbo Marmi – chiosa il professor Russo – è un’azienda coraggiosa, che testimonia, in Sicilia, la presenza di realtà imprenditoriali lungimiranti. È un’impresa design-oriented, come amo dire, che ha compreso che il profitto non può essere l’unico obiettivo, ma vale la pena puntare sull’Università per contribuire allo sviluppo socio-culturale, oltre che economico, del territorio”.
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