Desiderio, Eccitazione, Plateau, Orgasmo, Risoluzione: le fasi della risposta sessuale
Agli albori della sessuologia, la risposta sessuale veniva differenziata in due sole fasi – quella dell’eccitazione e quella dell’orgasmo – ma, successivamente, per spiegare e trattare più efficacemente i differenti dati clinici osservati, il ciclo completo della risposta sessuale è stato suddiviso nelle fasi seguenti:
1°Fase appetitiva o del desiderio sessuale:
È la fase relativa al desiderio di avere attività sessuali. Comunemente si ritiene che così come avviene per la pulsione della fame – che tende ad aumentare tanto più lungo è il digiuno -, anche il desiderio sessuale abbia un incremento in seguito all’astinenza; in realtà, alcune ricerche scientifiche tendono a smentire questa ipotesi. Seguendo la teoria pulsionale della libido, la deprivazione sessuale caratteristica di certi ambienti (prigioni, campi militari, luoghi di lavoro isolati) dovrebbe provocare un aumento dell’appetito sessuale. In realtà,un indagine condotta su un ampio gruppo di detenuti che, date le circostanze erano obbligati ad un’astinenza dell’attività eterosessuale, ha rilevato non solo l’assenza di un aumento del desiderio sessuale ma, addirittura, una lieve tendenza alla sua diminuzione. Si è anche registrato che la maggior parte delle strategie più frequentemente adottate per ridurre il nervosismo da deprivazione sessuale sia in realtà di natura non sessuale: attività come giocare, chiacchierare, provocare e fare ginnastica hanno infatti una frequenza maggiore rispetto a soluzioni più vicine alla sessualità come le fantasie, le letture erotiche e la masturbazione stessa. È anche vero tuttavia che altre ricerche non sembrano pienamente concordare con questa teoria e sembrano avvicinarsi maggiormente alla teoria di tipo pulsionale, ovvero alla teoria secondo cui alla deprivazione seguirebbe un aumento del desiderio sessuale. Alcuni studiosi preferiscono quindi considerare che gli effetti della deprivazione sessuale siano legati alle considerazioni che ciascuno individuo fa in merito al proprio controllo sulla sfera sessuale e all’importanza che la sessualità ha per lui. È possibile affermare quindi che, nella specie umana, il desiderio sessuale dipende dal grado in cui una persona ha elaborato delle aspettative positive nei confronti del comportamento sessuale; queste possono essere il risultato di esperienze personali (positive o negative), di apprendimenti familiari e culturali (la società intende il rapporto sessuale o come piacevole e da ricercare o come peccaminoso e quindi da evitare) e, in misura minore, da stati ormonali.
2° Fase di eccitamento:
Consiste nel sentimento soggettivo di piacere sessuale accompagnato da modificazioni fisiologiche. Comprende anche la fase di plateau che rappresenta uno stato più avanzato di eccitamento che si verifica immediatamente prima dell’orgasmo. La stimolazione diretta dei genitali determina l’inizio del periodo di eccitamento, caratterizzato dall’aumento dell’ afflusso sanguigno. Nel sistema limbico – un insieme di strutture situate nel cervello – si trovano le aree responsabili dell’erezione, sensibili all’azione del testosterone; durante la fase di eccitamento si ha infatti un aumento della sua secrezione. Nella fase di plateau, con il perdurare dell’eccitazione, il pene raggiunge il massimo di durezza, di lunghezza e di diametro.
3° Fase dell’orgasmo:
E’ caratterizzata dal raggiungimento del picco di piacere sessuale, con allentamento della tensione sessuale e contrazioni ritmiche dei muscoli perineali e degli organi riproduttivi. Nel maschio vi è la sensazione di inevitabilità dell’eiaculazione, seguita dall’emissione di sperma. Nella femmina vi sono contrazioni (non sempre percepite soggettivamente come tali) della parete del terzo esterno della vagina. Sia nel maschio che nella femmina, lo sfintere anale si contrae ritmicamente.
4° Fase della risoluzione:
Implica uno stato di rilassamento generale ed un senso di benessere.Durante questa fase, i maschi sono fisiologicamente refrattari ad ulteriori erezioni ed orgasmi per un periodo variabile di tempo. Al contrario, le femmine possono essere in grado di rispondere a nuove stimolazioni quasi immediatamente.