Si riaccende una speranza per Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone, la bimba di 4 anni scomparsa l’1 settembre del 2004.
La procura di Marsala ha deciso di riaprire il caso. La decisione riguarda la possibilità di esaminare delle prove con nuove tecniche, che non erano ancora utilizzate al momento della scomparsa di Pipitone. La Procura di Marsala ha inviato, infatti, al Ris dei carabinieri di Messina le impronte rilevate dagli investigatori, in vari luoghi e su diverse auto, subito dopo la scomparsa. Questo perchè oggi, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, è possibile rilevare tracce di Dna anche dalle impronte digitali.
I nuovi accertamenti, chiesti dall’avvocato di parte civile Giacomo Frazzitta e da Piera Maggio, già la scorsa primavera, mirano ad accertare la possibile presenza di Denise in qualche luogo o su qualche auto dopo il sequestro. Il legale e Maggio avevano chiesto accertamenti su alcune impronte, mentre la Procura ha esteso l’esame per tutte le impronte a suo tempo rilevate.
Denise Pipitone oggi avrebbe 17 anni. Tra le tante segnalazioni, è arrivata a Piera Maggio la foto di una bimba che assomiglia moltissimo a Denise. “In quest’immagine – ha dichiarato la madre – potrebbe avere otto anni. Non m’illudo ma non perdo la speranza”. Per la scomparsa della bimba, avvenuta 13 anni fa, la Cassazione aveva la conferma del proscioglimento dall’accusa di sequestro di persona a carico di Jessica Pulizzi, la ‘sorellastra’ della piccola.
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