Denise: incidente probatorio, nominati quattro periti
Il Gip di Marsala, Annalisa Amato, ha nominato quattro periti per l’incidente probatorio di domani di Battista Della Chiave, il sordomuto di 74 anni che ha riferito di aver visto la piccola Denise Pipitone poco dopo la sua scomparsa il primo settembre 2004, in braccio al nipote, Giuseppe Della Chiave, in un magazzino di via Rieti, a Mazara del Vallo (Trapani).
I pertiti sono un parente del testimone, un altro sordo, una persona abituata a colloquiare con quest’ultimo soggetto e uno psichiatra. A renderlo noto è l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre di Denise.”Questa mattina -dice Frazzitta- abbiamo depositato una relazione redatta dal nostro consulente Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’Istituto di Ortofonologia di Roma, con il contributo della nostra interprete della lingua dei segni Giusi Giurlando, in cui si evidenzia l’inopportunità della presenza in udienza del familiare di Della Chiave in quanto crea disturbo e suggestiona fortemente sia in senso positivo sia in senso negativo il teste”. Il legale esclude eventuali ritrattazioni da parte di Della Chiave che “ai Pm -sostiene Frazzitta- ha confermato quanto detto a noi nell’ambito dell’indagine difensiva aggiungendo altri elementi chiave. Ci preoccupano però le pressioni su questa persona.
La Procura di Marsala -contonia l’avvocato- ha emesso tardivamente un provvedimento che vieta ai familiari e agli indagati di relazionare con persone terze che non siano dell’istituzione, ma bisognava mettere sotto protezione il teste perche’ non subisse le influenze che invece abbiamo visto”. Intanto, il legale di Piera Maggio ha depositato alla Procura generale della Corte d’Appello di Palermo degli atti a integrazione della richiesta di avocazione dell’indagine scaturita dalle dichiarazioni di Della Chiave e di quella a carico di Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi, imputata del processo in corso per il sequestro di Denise. “Si tratta -conclude Frazzitta- di documenti che attestano un ritardo di un anno e 9 mesi nell’indagine su Corona, culminata poi nella richiesta di archiviazione (su cui il gip Amato deve decidere, ndr). La Procura di Marsala dovrebbe dare delle spiegazioni su questo blocco improvviso delle indagini”.