Non si ferma la ricerca della verità sulla scomparsa di Denise Pipitone, la piccola portata via da casa all’età di 4 anni a Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004.
La mamma Piera e il papà non hanno mai smesso di cercarla, decine le segnalazioni in questi lunghi anni, ma una vera svolta si sta avendo in queste settimane dopo la riapertura dell’inchiesta a seguito di due segnalazioni che non hanno dato l’esito sperato.
Ora ci sarebbe un svolta nelle indagini che riguardano il caso della piccola Denise, le novità sono emerse ieri sera nella trasmissione Quarto Grado, andata in onda su Rete 4: è stata data la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di Anna Corona e Giuseppe Della Chiave.
La Procura di Marsala non ha ancora confermato, ma neanche smentito il che fa immaginare che la notizia sia vera, intanto gli inquirenti stanno nuovamente analizzando alcune intercettazioni.
Anna Corona è l’ex moglie di Pietro Pulizzi, attuale marito di Piera Maggio e padre naturale di Denise Pipitone, ed è anche la madre di Jessica Pulizzi, sorellastra della bimba, processata e assolta in via definitiva dall’accusa di sequestro di persona. Anche Anna Corona era stata inizialmente indagata, ma la sua posizione era stata poi archiviata.
Giuseppe Della Chiave è nipote di Battista Della Chiave, il testimone sordomuto, oggi deceduto, che aveva rivelato di aver visto la piccola Denise in un capannone di Mazara del Vallo in braccio al giovane intento a fare una telefonata. Secondo il racconto di Battista Della Chiave, la bimba dopo essere stata rapita sarebbe stata portata con un motorino verso un molo, avvolta in una coperta, prima di essere caricata su una barca.
La testimonianza di Della Chiave, raccolta dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Denise, era stata contestata dai suoi familiari che avevano sostenuto come l’uomo non conoscesse il linguaggio dei segni. Davanti ai magistrati, con l’ausilio di un consulente, il testimone si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Nei giorni scorsi l’avvocato Giacomo Frazzitta ha ricevuto una lettera anonima, consegnata alla Procura di Marsala, nella quale un testimone oculare riferirebbe di avere visto Denise in auto con altre persone, poco dopo il rapimento, mentre piangeva e chiedeva aiuto.
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