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di redazione
La bozza di accordo tra il comune di Partinico e la Distilleria Bertolino, consegnato dall’amministrazione comunale alle associazioni ambientaliste, è impressionante per la sua vaghezza, un vero e proprio assegno in bianco a favore della distilleria senza nessun beneficio reale per la città di Partinico. Lo sostengono i rappresentati del locale partito di Italia dei Valori. In quella bozza -si legge in una nota- è scritto che la distilleria presenterà il suo progetto di massima addirittura 60 giorni dopo che il consiglio comunale l’avrà approvato! Il comune approverà le varianti per l’area di contrada Sant’Anna senza che si conosca con precisione -aggiunge IDV- che tipo di impianto la distilleria vuol realizzare, quanto grande e quanto inquinante. Sarà il comune a chiedere al Consorzio di Bonifica l’assenso per la fornitura idrica al nuovo impianto e per di più alla cieca. Perchè solo 120 giorni dopo questa autorizzazione la distilleria presenterà il progetto definitivo del nuovo impianto! L’area di viale dei Platani sarà trasformata in zona residenziale ad esclusivo beneficio -affermano dal partito- del gruppo Bertolino. Il comune si impegna a dare una corsia preferenziale alle pratiche burocratiche della Bertolino, trascurando quelle di altre aziende private. Di più: agevolerà l’occupazione del suolo pubblico per gli scarichi reflui, anche se ancora non conosciamo -dice il presidente Francesco Alotta- la natura di questi scarichi! Nell’attesa di tutto ciò il comune rinuncia a qualunque autorità sul sito di viale dei Platani. Quest’accordo dà vantaggi incredibili solo alla distilleria e nessuno alla città. La giunta Lo Biundo -continua la nota- non tenti di far passare questo patto scellerato come la tanta agognata delocalizzazione della distilleria. In realtà l’azienda -sostiene Italia dei Valori- per le sue esigenze di mercato, ha deciso di chiudere l’impianto di viale dei Platani e di aprirne uno nuovo nell’unica area con spazio sufficiente. E il sindaco, come molti dei suoi predecessori, si è completamente messo a disposizione della Bertolino per soddisfare le sue richieste. Noi chiediamo -prosegue il partito- che il sindaco presenti alla città un piano complessivo di sviluppo economico e che qualunque nuovo impianto industriale sia coerente con questo piano, se esiste. Inoltre siamo contrari al rilascio di nuove licenze industriali per impianti che continuino ad essere inquinanti. Chiediamo -afferma Alotta- che la nuova destinazione d’uso dell’area dove sorge l’attuale industria sia fissata dal nuovo Piano Regolatore di cui la giunta si sta occupando, prevedendo la realizzazione non solo di unità abitative ma anche di spazi che siano al servizio di tutta la città, come parcheggi, aree verdi, luoghi di socializzazione: deve essere il primo quartiere partinicese che non nasce a caso ma in modo regolato, secondo un preciso piano urbanistico particolareggiato. Insomma -conclude Italia dei Valori- vogliamo che siano i cittadini a dettare le regole, questa volta; e non la distilleria. Altrimenti i partinicesi saranno costretti ad altri decenni di mortificante sopportazione.
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