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Delocalizzazione distilleria Bertolino. L’opinione dell’Osservatorio “La Franca”

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di redazione

Il comunicato segue l’incontro avvenuto venerdì 25 maggio 2012 tra
l’Amministrazione Comunale di Partinico, le associazioni ambientalistiche e l’Osservatorio
per lo Sviluppo e la Legalità “G. La Franca”.
Innanzi tutto ribadiamo la nostra soddisfazione nell’apprendere che, dopo una lotta
durata oltre un trentennio, finalmente sembra vicino il traguardo dell’allontanamento dal
centro abitato di questa industria insalubre di 1° categoria.
Siamo vicini ad un traguardo epocale che però non deve essere raggiunto a
qualsiasi prezzo ed a qualsiasi condizione.
Prima dell’incontro con il Sindaco avevamo espresso numerosi dubbi e perplessità
sui termini dell’accordo ed il documento fornitoci dall’Amministrazione non chiarisce tali
dubbi e perplessità anzi, in parecchi casi, li amplifica.
Innanzitutto è fondamentale la conoscenza del nuovo complesso industriale.
Ancora oggi, infatti, non è dato sapere che cosa verrà effettivamente realizzato in
Contrada Sant’Anna.
Nessun Piano Industriale di questo nuovo insediamento è stato esposto e/o
presentato; si sa soltanto che “dovrebbe” trattarsi di un impianto per la produzione di biomasse:
ma cosa sia effettivamente tale impianto ancora non ce lo ha spiegato nessuno; il
rischio di cadere dalla padella alla brace non è poi così lontano.
Osservatorio Per lo Sviluppo e la Legalità G. La Franca tel.380.1341147
osservatoriolafranca@gmail.com osservatoriolafranca@libero.it
L’Amministrazione garantisce che verrà rispettata tutta la normativa in materia, ma
tale esternazione è alquanto ovvia: anche per la realizzazione delle centrali atomiche si
rispettano le relative norme in materia; eppure sono delle vere e proprie bombe ecologiche
che nessuno vorrebbe nel proprio territorio.
Prioritaria diventa dunque la conoscenza.
E’ quindi opportuno spiegare preventivamente alla cittadinanza le caratteristiche e
soprattutto le dimensioni di questo nuovo impianto.
Trattasi anche in questo caso di una industria di tipo insalubre’
Di quale categoria’
In Italia esistono altri esempi di impianti del genere’
Se la risposta è affermativa, quali sono’ E dove si trovano’
Quali sono i rischi cui va incontro il territorio’
Crediamo che la città debba essere informata e successivamente esprimersi cioè
bisognerebbe chiedere alla cittadinanza se sia favorevole o meno a questo nuovo tipo di
impianto.
E’ in gioco non solo il nostro futuro ma anche quello dei nostri figli; un simile
accordo vincolerà il nostro territorio per i prossimi decenni e non può essere definito senza
conoscere prima il parere dei cittadini: è quindi fondamentale l’indizione di un Referendum.
Un’operazione di democrazia già recentemente effettuata nel comune del trapanese
nel quale doveva trasferirsi la distilleria Bertolino.
Scarico dei reflui all’interno della Diga Jato.
Soltanto dopo aver acquisito la fondamentale conoscenza sull’impianto che verrà
realizzato e dopo aver redatto un quadro completo sui rischi e pericoli che tale impianto
potrebbe comportare si potrà disquisire in merito.
Ogni dissertazione, senza le conoscenze appropriate, sarebbe una pura teoria e, di
conseguenza, semplicemente inutile.
Tornando al documento fornito dall’Amministrazione, al primo punto, si legge
testualmente: “Entro 60 giorni dall’approvazione in Consiglio la distilleria deve presentare
Osservatorio Per lo Sviluppo e la Legalità G. La Franca tel.380.1341147
osservatoriolafranca@gmail.com osservatoriolafranca@libero.it
il progetto di massima”. Ma su cosa dovrebbe esprimersi il Consiglio se non conosce
neanche il progetto di massima’
Trattasi di un’approvazione alla cieca’
Il Consiglio Comunale si dovrebbe esprimere prima di conoscere anche il semplice
progetto di massima’
Successivamente la Distilleria Bertolino sarebbe autorizzata a presentare qualsiasi tipo di
progetto, avendo acquisito una preventiva approvazione alla cieca!
Non sono poi trascurabili i vantaggi economici di cui gioverebbe la signora Bertolino
con le variazioni di destinazione d’uso, sia in contrada Sant’Anna che in viale dei Platani.
L’incremento di valore delle sue proprietà sarebbe indubbiamente notevole,
calcolabile nell’ordine di svariati milioni di euro.
E’ stato calcolato l’entità di tale beneficio’
Sarebbe opportuno incaricare dei tecnici per stimare l’esatta entità di questo
incremento di valore è, conseguentemente, determinare la quantità che, per
compensazione, deve essere restituita alla cittadinanza.
Non basta dire, in maniera alquanto generica e molto approssimativa, che la
distilleria si impegnerà a realizzare un’opera di pubblico interesse; tale affermazione
significa tutto ed il contrario di tutto. Bisognerà (dopo la stima descritta al punto
precedente) determinare l’entità di tale opera pubblica che, a nostro parere, non deve
essere inferiore al 70-80% dell’incremento di valore di cui beneficerà la Distilleria.
In tal modo l’arricchimento di una sola persona verrebbe ridistribuito alla
popolazione.
Anche i nuovi indici di fabbricabilità concordati sono alquanto generici, e senza
scendere nei dettagli tecnici, si sottolinea il fatto che l’indice deve essere “…non inferiore a
1,5 mc-mq…” e quindi sicuramente non inferiore ma probabilmente superiore, senza
alcuna esatta determinazione.
E’ stato stimato come una simile volumetria (si parte da un minimo di circa 100.000
mc!) può influire e quanto sarà vincolante per nuovo PRG che verrà redatto dopo
l’accordo’
Osservatorio Per lo Sviluppo e la Legalità G. La Franca tel.380.1341147
osservatoriolafranca@gmail.com osservatoriolafranca@libero.it
Considerato l’andamento demografico degli ultimi anni (prossimo allo zero) si
rischia che il fabbisogno edilizio da stimare possa essere già esaurito in quell’area, a
scapito di tutte le altre aree del territorio di Partinico.
Diventa indispensabile uno studio preliminare sul fabbisogno edilizio e sulle
previsioni di crescita della città di Partinico; soltanto dopo sarà possibile determinare quale
indice di fabbricabilità è applicabile nell’area di viale dei Platani.
Uno studio di fattibilità e di compatibilità con il nuovo PRG.
Siamo sempre convinti però che quell’area, dopo un’adeguata bonificata, deve
essere restituita alla città, quale risarcimento per quello che ha subito la popolazione di
Partinico in oltre 30 anni di attività industriale insalubre!
In particolar modo dovrebbe diventare un parco urbano attrezzato, una grande area
verde che produca aria pulita ed ossigeno per nostri disastrati polmoni!
Da più parti è stata prospettata l’esistenza di fondi europei per la dismissione e la
riconversione delle area industriali, fondi che permetterebbero di espropriare quell’area per
motivi di pubblica utilità e di riconvertirla in maniera adeguata.
La verifica dell’esistenza di tali normative e fondi diventa quindi assolutamente
indispensabile.
Si chiede quindi che:
Venga reso noto alla cittadinanza l’accordo definitivo sottoscritto tra le parti!
Vengano resi noti i dettagli del nuovo impianto industriale!
Si apra un dibattito cittadino!
Si chieda alla cittadinanza di esprimersi in merito, tramite l’indizione di un
Referendum!
Soltanto dopo si passi all’approvazione da parte del Consiglio Comunale!

Redazione

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