Delegazione Pd sulla Sea Watch. Nella serata di ieri, la delegazione del PD è finalmente riuscita a salire a bordo della SeaWatch 3, riuscendo a constatare quale fosse l’ effettiva situazione a bordo.
Il Senatore Davide Faraone ha subito pubblicato un post su Facebook, dove raccoglie le sue impressioni: “Ci sono 47 esseri umani sequestrati da Salvini e da Di Maio. Ci sono 3 bagni saturi e puzzolenti, niente acqua calda e una stanza per tutti”.
“Anche l’ex segretario del PD Maurizio Martina affida ai social un primo commento sulla situazione a bordo, lasciando trasparire le proprie emozioni per quello che ha visto: “ Siamo stati sulla SeaWatch. Basta guardare negli occhi quelle persone per capire che è disumano quello che stanno facendo. Fateli sbarcare, fateli sbarcare, fateli sbarcare “.
Il deputato Matteo Orfini ha messo in risalto come tra le 47 persone a bordo ci fossero anche bambini sfuggiti dalla Libia, riportandone i commenti: “La Libia è un inferno che non finisce mai ” o ancora ” La Libia non puoi nemmeno raccontarla perché una cosa così non la crederesti “.
Nel frattempo è giunta una nota da Palazzo Chigi dal quale si apprende che il comandante della SeaWatch 3 e il capo missione hanno posto la questione all’attenzione della Corte Europea dei Diritti dell’uomo. L’Italia nella giornata di oggi depositerà una memoria davanti alla Corte, dove farà valere la giurisdizione olandese, questo perché la nave porta bandiera olandese ed ha effettuato il salvataggio in acque internazionali.
La nota riporta anche un giudizio negativo sull’operato della SeaWatch. “Si conferma la temeraria condotta della SeaWatch che, in condizioni di mare mosso, anziché trovare riparo sulla costa tunisina distante circa 40 miglia, universalmente considerata porto sicuro, si è avventurata in una traversata di centinaia di miglia mettendo a rischio l’incolumità dei migranti a bordo.”
Nel frattempo continuano le iniziative a favore dello sbarco dei migranti dalla SeaWatch 3, come il sit in organizzato dalla Flc Cgil Sicilia, alle 11, in via Stentinello, sulla scogliera di Targia. La segretaria della Flc Cgil Sicilia, Graziamaria Pistorino, ha riunito, in questi giorni, tutto il direttivo regionale a Siracusa.
“La politica dei respingimenti – dice la Pistorino – forse è utile a distrarre l’attenzione degli italiani dai grandi problemi del nostro Paese, dalla disoccupazione giovanile al Sud ai mancati investimenti nella scuola siciliana, o ad alimentare la propaganda politica dei partiti di maggioranza, ma sicuramente viola il diritto internazionale e quello umanitario. Un baratro umano che abbiamo già vissuto e che il mondo della conoscenza intende contrastare con tutte le sue forze”.
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