Degrado urbano a Raffadali, la Regione stanzia un milione e mezzo

Degrado urbano a Raffadali. Un mix di degrado urbano e dissesto idrogeologico che per oltre un ventennio ha lasciato intatto a Raffadali, nell’Agrigentino, uno scenario degno dell’immediato dopo guerra. Si tratta di una serie di edifici semidistrutti e pericolanti che poggiano su un terreno di circa duemila e cinquecento metri quadrati interessato da una frana attiva che incessantemente contribuisce ad alimentare i crolli.

Degrado urbano a Raffadali

Degrado urbano a Raffadali, parte il progetto per la riqualifica della zona interessata

La zona, transennata, è quella compresa tra le vie Don Castrenze, Belvedere e Cristoforo Colombo, a valle del palazzo del Comune. Ricade nel bacino idrografico del Fosso delle Canne e nel Piano per l’assetto idrogeologico è classificata ad alto rischio. Il progetto per riqualificarla è rimasto fino ad oggi nei desideri – infranti per la mancanza delle necessarie risorse – di amministratori e cittadini ma adesso, grazie all’intervento della Struttura commissariale guidata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha stanziato un milione e mezzo di euro, l’intervento tanto atteso sta per prendere corpo.

Degrado urbano a Raffadali

Per affidarne la pianificazione, l’Ufficio diretto da Maurizio Croce ha pubblicato la gara che prevede anche lo svolgimento delle indagini geologiche e geotecniche. Si dovrà procedere per gradi e il primo step riguarda naturalmente la demolizione di tutte le strutture fatiscenti e lo sgombero delle macerie. Il consolidamento sarà il passo successivo e dovrà essere effettuato attraverso una serie di paratie e terrazzamenti che si accompagneranno alla costruzione di un muro in cemento armato. Completata anche la messa in sicurezza, potrà essere realizzato un grande spazio verde pavimentato per ridare vivibilità urbana a un pezzo del paese che sembrava ormai dimenticato e destinato a restare ai margini di qualsiasi attività.