Decolla vertice sulla Libia, arrivato anche il generale Khalifa Haftar
Decolla vertice sulla Libia. Dopo i timori di ieri quando si pensava che al tavolo del vertice internazionale della Libia non sarebbe arrivato uno dei protagonisti, in serata in colpo di scena.
Khalifa Haftar, capo della fazione militare che controlla buona parte della Cirenaica è giunto in serata a Palermo. Sembrava infatti che il leader non sarebbe intervenuto in quanto non volesse sedere al tavolo con i rappresentanti del Qatar e di una fazione, il Libyan Fighting Group, secondo Haftar “legata ad al Qaida”.
L’uomo forte della Cirenaica ha volato direttamente da Bengasi arrivando in serata a Villa Igiea nel corso della cena che ha segnato l’inizio dei colloqui di sostanza con i rappresentanti delle varie delegazioni, ma non vi ha partecipato.
Dopo la cena l’ufficiale Haftar si è però intrattenuto a colloquio con il premier Giuseppe Conte per circa un’ora.
Decolla vertice sulla Libia: 38 delegazioni arrivate da 30 Paesi
L’arrivo di Haftar è certamente un grande successo per il nuovo governo e la diplomazia italiani che in questo vertice sulla Libia sono riusciti a mettere assieme i maggiori attori locali oltre alle 38 delegazioni arrivate da 30 Paesi, 10 rappresentate da capi di Stato e 20 da ministri e viceministri.
Presente tra gli altri a Palermo anche Abdel Fattah al Sisi, che fonti altolocate sia a Bengasi che a Tripoli indicano come il leader che più di ogni altro ha spinto affinchè Haftar partecipasse ai lavori del vertice.
Ma non sarà un vertice facile, le resistenze opposte da Haftar sono infatti un sintomo di gravi problemi sul tavolo in Libia e condensano le tensioni che lacerano il Medio Oriente sette anni dopo le «primavere arabe». Haftar da canto suo ha parlato e insistito su una conferenza «parallela» interessata a temi militari.
In serata, il presidente del Consiglio Conte ha avuto un bilaterale con l’inviato Onu Ghassem Salamè per mettere a punto l’agenda da seguire e concordare i punti su cui lavorare.