Ddl semplificazione sui Beni Culturali approvato dal governo Musumeci
Ddl semplificazione. Arriva la semplificazione delle procedure autorizzative in tema di paesaggio. Lo prevede un disegno di legge approvato dal governo Musumeci, su proposta dell’assessore dei Beni culturali Sebastiano Tusa.
«I tempi cambiano e anche le norme sulla protezione del paesaggio devono cambiare – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – in virtù di una maggiore sensibilità della società verso l’ambiente, la natura, il paesaggio e il patrimonio culturale. È necessario eliminare alcune pratiche autorizzative e semplificarne altre con meno burocrazia per i cittadini e più snellezza amministrativa».
Ddl semplificazione:adeguata la legislazione regionale alle norme dello Stato
Il testo adegua la legislazione regionale alle norme dello Stato che individuano gli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. Trentuno le tipologie di interventi definiti di “lieve entità” che, se eseguiti in aree vincolate e se non vietati da specifiche prescrizioni dei piani paesaggistici o di vincolo, non sono soggetti a autorizzazione paesaggistica.
Un’altra serie di opere, se eseguite sempre in aree vincolate e se non vietate da specifiche prescrizioni, saranno soggette a procedure semplificate.
Quindi nuovi strumenti per semplificare le autorizzazioni saranno così applicati anche in Sicilia: si tratta di un passo importante in materia autorizzativa e soprattutto di sburocratizzazione, assicurando così un iter più veloce ai cittadini oltre che un lavoro più snello alle Soprintendenze.
«Vogliamo semplificare – chiarisce l’assessore Tusa – con una norma che dia certezze in conformità a regolamenti comunali che indicano cosa è possibile fare nell’eventuale modifica di elementi architettonici o di concessioni che implichino modifiche, ancorché temporanee, al paesaggio.
Lo facciamo, sia per semplificare la vita al cittadino, sia per sgravare le soprintendenze di un numero cospicuo di pratiche autorizzative dando loro più snellezza amministrativa. Il privato non è necessariamente un trasgressore: è un soggetto che rispetta le leggi. Se dovesse sbagliare, allora verrà punito».