Dazi USA-Cina. Nuovo attacco di Trump a Pechino:entrano in vigore oggi nuovi dazi da 200 mld sull’ import di beni cinesi in USA. L’aliquota applicata da oggi è del 10% mentre sui precedenti 50 mld sfiorava il 25%. Misura punitiva che porta il totale dei beni cinesi sottoposti ad aggravi fiscali a corrispondere alla quasi metà dell’import totale della Cina. Una guerra commerciale che avanza e grava come minaccia sull’economia globale pesando nelle maggiori piazze finanziarie mondiali.
Ma nonostante i timori e le preoccupazioni interne l’amministrazione Trump non si ferma e anzi, continua a minacciare nuovi attacchi. Questa volta vorrebbe portare i dazi all’intero export cinese in Usa, se Pechino rifiuta di cambiare le proprie politiche. E quindi possibili altri 267 miliardi di dollari di importazioni
L’accusa è quella di danneggiare l’industria statunitense. A inasprire i toni del Presidente USA sono infatti quelle strategie cinesi definite “furti di tecnologie americane.”
Il capo della Casa bianca aveva detto settimana scorsa già che “Queste pratiche costituiscono chiaramente una grave minaccia per la salute e la prosperita’ a lungo termine dell’economia degli Stati Uniti.”
A metà marzo l’amministrazione Usa aveva approvato un pacchetto di dazi e sanzioni per 60 miliardi di dollari su vari prodotti cinesi, dall’aerospaziale ai macchinari, e ha ristretto gli investimenti cinesi nel settore tecnologico americano.
Anche Pechino colpisce. Ha promesso di rispondere con altrettante tassazioni: sul mirino della Cina praticamente tutto quello che acquista dagli Stati Uniti. Vale a dire che dopo la minaccia di imporre tassazioni su oltre 60 mld di dollari di merci USA, entrano oggi in vigore anche queste sanzioni.
“Non accetteremo l’azione unilaterale sul commercio e il protezionismo degli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinesi, Geng Shuang
Le tariffe di Pechino che iniziano oggi comprendono un’aliquota addizionale del 5% su circa 1.600 beni Usa inclusi computer e prodotti tessili e un 10% in più su oltre 3.500 prodotti tra cui carne, grano, vino e gas.
Le tariffe andranno a colpire 5207 prodotti di importazione statunitense, anche se con tariffe inferiori (5% e 10%) rispetto a quanto preventivato in precedenza (Fino al 25%): tra questi ci sono, tra gli altri, il caffè, il miele e i prodotti chimici.
In questo clima le tensioni diplomatiche tra Washington e Pechino sono altissime, tanto che la Cina ha cancellato la visita di un suo gruppo di negoziatori. Questa era prevista il 27-28 settembre nella capitale a Stelle e Strisce.
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