David di Donatello, la festa del cinema: vince “Ammore e Malavita”
David di Donatello quest’anno è donna ed è all’insegna del “Dissenso comune” il movimento di attori e attrici italiani contro contro le molestie sulle donne nel mondo del cinema.
Al centro del palco, forse più che il Cinema, la legittima lotta contro le molestie sulle donne in tutti i contesti, che ha forse un po’ oscurano il vero spirito della manifestazione.
Il premio al miglior film è andato ad Ammore e malavita, regia di Manetti Bros, che aveva ottenuto il maggior numero 15 candidature, seguito da Napoli velata con 11 candidature.
La cerimonia di premiazione della 63ª edizione dei David di Donatello è an
data in onda su Rai Uno e condotta da Carlo Conti. Le candidature erano state annunciate il 14 febbraio 2018.
David di Donatello, “Dissenso comune” come “Me too”
La Cortellesi nel suo monologo d’apertura è brava, ma anche qui la parola d’ordine è retorica.
Ha ricordato quante parole declinate al femminile “diventano luogo comune, con un lieve ammiccamento alla prostituzione”. Gli attori si sono riuniti sotto la sigla del movimento denominato “Dissenso comune”, impegnato contro le molestie sulle donne nel mondo del cinema e non solo, l’omologo del movimento americano #Me Too nato sulla scia dello scandalo Weinstein.
Divenuto ben presto valvola di sfogo di quanti, almeno una volta nella vita, sono stati vittime di violenze sessuali e hanno scelto di denunciarle pubblicamente. Un accento marcato sul binomio cinema-molestia che ormai è un leitmotiv.
Donne protagoniste anche nelle parole di Zingaretti che ha premiato Claudia Gerini come attrice non protagonista, e in quelle del conduttore Carlo Conti che ha invitato Stefania Sandrelli sul palco per ricevere il premio alla carriera acclamata con una standing ovation.
“Il simbolo della realizzazione di un mio grande sogno iniziato nel 1961. Il cinema è tutta la mia vita” queste le parole di Stefania Sandrelli. Premio speciale alla carriera anche per Steven Spielberg e Diane Keaton.
Donne anche le ospiti musicali, sul palco Giorgia, Carmen Consoli e Malika Ayane che anno interpretato in acustica tre loro brani divenuti colonne sonore di altrettanti film di successo.
I premi assegnati
Miglior film
Ammore e malavita, regia di Manetti Bros.
Migliore attrice non protagonista
Claudia Gerini – Ammore e malavita
Miglior scenografo
Deniz Gokturk Kobanbay, Ivana Gargiulo – Napoli velata
Miglior attore non protagonista
Giuliano Montaldo – Tutto quello che vuoi
Miglior costumista
Daniela Salernitano – Ammore e malavita
Massimo Cantini Parrini – Riccardo va all’inferno
Migliore autore della fotografia
Gian Filippo Corticelli – Napoli velata
Miglior regista esordiente
Donato Carrisi – La ragazza nella nebbia
Miglior musicista
Pivio e Aldo De Scalzi – Ammore e malavita
Migliore sceneggiatura originale
Susanna Nicchiarelli – Nico, 1988
Migliore attrice protagonista
Jasmine Trinca – Fortunata
Miglior attore protagonista
Renato Carpentieri – La tenerezza
Miglior truccatore
Marco Altieri – Nico, 1988
Miglior acconciatore
Daniela Altieri – Nico, 1988
Miglior regista
Jonas Carpignano – A Ciambra
Migliore canzone originale
Bang bang (musica di Pivio e Aldo De Scalzi, testo di Nelson, interpretata da Serena Rossi) – Ammore e malavita.
Migliore sceneggiatura adattata
Fabio Grassadonia e Antonio Piazza – Sicilian Ghost Story
Miglior montatore
Affonso Gonçalves – A Ciambra
Miglior produttore
Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Mad Entertainment e Rai Cinema – Gatta Cenerentola
Miglior documentario di lungometraggio
La lucida follia di Marco Ferreri, regia di Anselma Dell’Olio
Migliori effetti digitali
Mad Entertainment – Gatta Cenerentola
Miglior suono
Adriano Di Lorenzo, Alberto Padoan, Marc Bastien, Éric Grattepain, Franco Piscopo – Nico, 1988
Miglior cortometraggio
Bismillah, regia di Alessandro Grande
Miglior film dell’Unione Europea
The Square, regia di Ruben Östlund
Miglior film straniero
Dunkirk, regia di Christopher Nolan