Cronaca

Ambiente, Territorio e Demografia a Palermo: natalità ai minimi storici

E’ online sul sito istituzionale www.comune.palermo.it, il Repertorio Statistico del Comune di Palermo, versione rinnovata dell’Annuario di Statistica, elaborato dall’Ufficio Statistica.

La città di Palermo ha un’estensione territoriale di 160,59 Km2, di cui oltre un terzo costituita da aree verdi. Amministrativamente, la città è suddivisa in otto Circoscrizioni. Dal punto di vista climatico, il 2019 è stato un anno caratterizzato da una consistente diminuzione delle precipitazioni rispetto all’anno precedente (anno in cui si erano registrati rovesci di intensità particolarmente forte).

Relativamente alle temperature, nel confronto con il 2018 si sono registrate temperature minime e massime più estreme. Il giorno più freddo è stato il 4 gennaio, quando il termometro è sceso fino a 1,6 °C (nel 2018 il giorno più freddo era stato il 14 febbraio, con 6,0 °C). Il giorno più caldo è stato il 23 giugno, quando il termometro ha raggiunto 37,7 °C (nel 2017 il giorno più caldo era stato il 22 luglio, con 35,7 °C).
I giorni di pioggia sono stati 130, per complessivi 605,2 mm di pioggia. Il mese più piovoso è stato gennaio, sia dal punto di vista del numero di giorni che dei mm di pioggia: è piovuto per 28 giorni su 31, per un totale di 102,8 mm. Nel mese di giugno invece non si sono registrati giorni di pioggia.

Demografia. Il 15 dicembre 2020, con il rilascio da parte dell’Istat dei primi dati relativi alle edizioni del 2018 e del 2019, ha preso avvio la diffusione progressiva e continua dei risultati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, prevista con cadenza annuale. Rispetto ai censimenti tradizionali vi è un grande vantaggio in termini di frequenza di aggiornamento delle informazioni e di tempestività nel rilascio delle stesse. Le prime informazioni diffuse riguardano la popolazione per sesso, età e cittadinanza, il grado di istruzione e la condizione professionale.

A Palermo, al 31 dicembre 2019, sono state censite 647.422 persone, di cui 309.030 maschi e 338.392 femmine. Rispetto al 2018 si è registrata una diminuzione di 5.298 abitanti, pari allo 0,8%, mentre rispetto al Censimento del 2011 la diminuzione è di 10.139 abitanti, pari all’1,5%. Questi dati confermano il trend decrescente del numero di persone residenti a Palermo che si registra già da diversi anni.

Osservando i dati riferiti ai censimenti passati, si può notare come il picco sia stato raggiunto nel 1981, con quasi 702 mila persone residenti, che 10 anni dopo si sono ridotte a quasi 699 mila unità, per poi flettere a 686.722 residenti nel 2001 e – infine – a 657.561 residenti nel 2011 e 647.422 nel 2019. Con riferimento al movimento naturale della popolazione, nel corso del 2019 si sono registrati 5.4 nati, in diminuzione di 142 unità (-2,5%) rispetto al 2018.

Il numero dei nati si conferma pertanto ai minimi degli ultimi 50 anni. I nati di sesso maschile sono stati 2.835, in diminuzione del 3,9% rispetto al 2018, mentre quelli di sesso femminile 2.659, in diminuzione dell’1,0%. Il numero dei decessi nel 2019 è stato pari a 6.502 unità, in diminuzione del 2,9% rispetto al 2018. I morti di sesso maschile sono stati 2.919, in diminuzione del 5,9% rispetto al 2018, mentre quelli di sesso femminile 3.583, in diminuzione dello 0,3% rispetto al 2018.

La serie storica a partire dal 1980 del numero di nati e di morti fa registrare un trend crescente del numero di morti (+14,1% dal 1980 al 2019), ed un trend fortemente decrescente del numero dei nati (-57,6% dal 1980 al 2019). Con riferimento al movimento migratorio (al netto delle iscrizioni e delle cancellazioni per altri motivi), si sono registrati 9.360 immigrati, in aumento del 3,5% rispetto al 2018.

Con riferimento alla provenienza, sono aumentati gli immigrati da altri comuni italiani (7.878, +5,0%) mentre sono diminuiti gli immigrati dall’estero (1.482, -3,8%). In termini di composizione percentuale, l’84,2% degli immigrati proviene da altri comuni del territorio nazionale, mentre il 15,8% dall’estero. Rispetto al 2018 è aumentata la quota di immigrati da altri comuni italiani, mentre è diminuita la quota di immigrati dall’estero: le due percentuali erano rispettivamente 83,0% e 17,0%. Sul fronte delle cancellazioni, si sono registrati 12.893 emigrati, in aumento del 3,9% rispetto al 2018.

Con riferimento alla destinazione, sono aumentati gli emigrati verso altri comuni italiani (11.521, +4,6%), mentre sono diminuiti gli emigrati verso l’estero (1.372, -1,7%). In termini di composizione percentuale, l’89,4% degli emigrati si è diretto verso altri comuni del territorio nazionale, mentre il 10,6% si è diretto verso l’estero. Rispetto al 2018 è leggermente aumentata la quota di emigrati verso altri comuni italiani, mentre è diminuita la quota di emigrati verso l’estero: le due percentuali erano rispettivamente 88,8% e 11,2%.

A Palermo, al 31 dicembre 2019, risultano iscritti in anagrafe 25.522 cittadini stranieri. Rispetto al 2018 il numero degli stranieri residenti è diminuito di 231 unità (-0,9%).

Nel 2014, in conseguenza del completamento delle operazioni di revisione dell’archivio anagrafico sulla base dei risultati del 15° Censimento generale della popolazione, il numero di cittadini stranieri era diminuito del 15,2%. Erano infatti stati cancellati dall’anagrafe tutti i cittadini stranieri che non sono stati censiti nel 2011 e per i quali gli ulteriori accertamenti predisposti dal Servizio Anagrafe hanno dato esito negativo.

Nei cinque anni compresi fra il 2014 e il 2019, il numero degli stranieri è diminuito dell1,8%. Se però allarghiamo il confronto al decennio compreso fra il 2009 e il 2019, si registra un incremento del 5,4%. Se poi, per una completa valutazione del fenomeno, consideriamo anche i cittadini stranieri che negli anni hanno acquisito la cittadinanza italiana, la presenza straniera diventa più consistente: sommando gli stranieri residenti (25.522) e gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana (4.002), ci avviciniamo a quota 30 mila (29.524), valore più elevato del 17,4% rispetto al 2009 e del 4,4% rispetto al 2014.

L’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione è passata dal 3,7% del 2009, al 4% del 2010, al 4,5% del 2012 e del 2013. Nel 2014, a causa del ridimensionamento determinato dalla revisione anagrafica, l’incidenza è scesa al 3,8%, nei due anni successivi è risalita al 4%, nel 2017 è scesa al 3,8% e nel 2018 è risalita al 3,9%. A queste percentuali va poi aggiunta l’incidenza dei cittadini stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana, pari allo 0,1% nel 2009 e cresciuta fino allo 0,7% nel 2018 (nel 2019 è pari allo 0,6%). A

Palermo vivono due consistenti comunità straniere, che da sole assorbono oltre un terzo del totale degli stranieri: i bengalesi (cittadini del Bangladesh) e i singalesi (cittadini dello Sri Lanka). I primi al 31 dicembre erano 5.405 pari al 21,2% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, in aumento dell’1,2% rispetto al 2018. I singalesi al 31 dicembre 2019 erano 3.428, pari al 13,4% di tutti gli stranieri residenti a Palermo, in diminuzione rispetto al 2018 (-1,5%).

Seguono, quindi, i rumeni, con 3.214 residenti (12,6% del totale degli stranieri), i ghanesi, con 2.586 residenti (10,1%), i filippini, con 1.761 residenti (6,9%), i tunisini, con 1.056 residenti (4,1%), i marocchini, con 1.026 residenti (4,0%), i cinesi, con 997 residenti (3,9%), i mauriziani, con 867 residenti (3,4%), e via via tutti gli altri Paesi, per un totale di 130 diverse cittadinanze. A Palermo nel 2019 sono stati celebrati 2.615 matrimoni, 372 in meno rispetto al 2018 (-12,5%). Rispetto al 2009 il numero dei matrimoni è in forte diminuzione: -911 unità, pari a -25,8%.

Approfondendo l’analisi per rito, si rileva che nel 2019 sono diminuiti sia i matrimoni religiosi (-11,9%) che i matrimoni civili (-13,5%). Rispetto al 2009, invece, i matrimoni civili sono diminuiti del 6,2%, mentre i matrimoni religiosi sono diminuiti del 32,8%.

Nel 2019 i mesi in cui si sono celebrati più matrimoni sono stati quelli estivi: da giugno a settembre si sono celebrati 1.798 matrimoni, pari al 68,8% del totale. I mesi con il minor numero di celebrazioni sono stati invece i primi tre mesi dell’anno e il mese di novembre. La stagionalità è molto più evidente nei matrimoni con rito religioso: 1.1.346 matrimoni religiosi, pari al 77,0%, sono stati celebrati nei mesi estivi, mentre soltanto 9, pari allo 0,5%, nei primi tre mesi dell’anno.

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