Dati nazionali Coronavirus oggi, calano nettamente i decessi

Dati nazionali Coronavirus oggi. La protezione Civile nazionale ha pubblicato il bollettino aggiornato dei casi di contagi, ricoveri e decessi causati dal Coronavirus ad oggi sabato 18 aprile.

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Dati nazionali Coronavirus oggi, rimane stabile il numero di nuovi casi positivi (+3.491)

Per la prima volta oggi si è tenuta la consueta conferenza stampa di aggiornamento sul Coronavirus. La Protezione Civile ha annunciato il bollettino attraverso un comunicato sul proprio sito internet.

Secondo l’ultimo aggiornamento, ad oggi sono stati registrati 175.925 casi risultati positivi. Cresce anche il bilancio relativo al numero di guariti nel nostro Paese, che arriva a 44.297. Sale invece a 23.277 il numero di persone affette da Covid decedute in Italia.

Quadro riepilogativo:

Deceduti: 23.227 (+482)
Guariti: 44.927 (+2.200)
Positivi attuali: 107.771 (+809)

Totale casi: 175.925 (+3.491)

Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo dell’Oms: “Dobbiamo avere la massima attenzione, invito tutti a non correre”

Dopo l’aumentare delle pressioni da parte dei governatori regionali su una accelerazione della riapertura delle attività produttive in Italia, Walter Ricciardi ha richiamato tutti alla cautela. Ricciardi, consulente del ministero della Salute e membro del consiglio esecutivo dell’Oms ha invitato le Regioni a mantenere la prudenza delle ultime settimane.

“La fretta non si concilia con la saggezza. Dobbiamo avere un’attenzione massima per non far ripartire la malattia. Invito tutti a non correre”. “Non si possono far ripartire a cuor leggero le attività in aree geografiche dove è ancora molto presente il virus. – ha continuato Ricciardi – Penso a certe zone della Lombardia dove non ci sono elementi obiettivi per riaprire a maggio”.

Il consulente del ministro Speranza ha commentato le misure di sicurezza che bisognerà necessariamente adottare nella fase 2: “Va considerato il livello di rischio non solo delle singole attività ma anche del modo in cui ci si sposta per raggiungerle. Va controllato tutto il sistema dei trasporti perché avere un ambiente di lavoro sicuro e poi raggiungerlo attraverso mezzi pubblici affollati non ha senso. E ci vogliono protocolli ben strutturati sulle distanze tra le persone, l’igienizzazione e utilizzo dei dispositivi di protezione nei posti di lavoro”.

Domenico Arcuri: “In Lombardia il Coronavirus ha causato 5 volte più morti delle vittime civili nella Seconda Guerra Mondiale”

“Stiamo vivendo una grande tragedia, siamo riusciti a fronteggiarla ma non ancora a sconfiggerla, questa e’ la dura realta’ dei fatti. Dobbiamo continuare ad agire con cautela e dobbiamo capire che e’ sbagliato comunicare una sorta di conflitto tra salute e ripresa economica, non c’e’ una competizione tra questi due aspetti”.

Così è intervenuto in conferenza stampa il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. Arcuri ha anche fatto un paragone tra le vittime lombarde causate dal Covid, e le vittime civili del secondo conflitto mondiale: “Mi sembra opportuno dare un parametro: tra 11 giugno 1940 e il 1 maggio 1945, durante la Seconda Guerra mondiale a Milano ci furono 2mila vittime civili in 5 anni. Per il coronavirus in 2 mesi in Lombardia ci hanno lasciato oltre 11 mila civili, 5 volte di più”.

A Torino inaugurato un nuovo Covid-Hospital da 90 posti, dove lavorerà il personale medico proveniente da Cuba

A Torino è stato allestito un ospedale con 90 posti letto dedicato alla cura dei pazienti affetti da Covid-19. L’obiettivo del progetto è allentare la pressione sugli altri ospedali della città, che in questo modo potranno tornare a svolgere anche la propria attività ordinaria.

La nuova struttura ospiterà i pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia, ma risultando ancora contagiati non possono tornare alle proprie abitazioni. L’intervento, dal costo di 3 milioni di euro, è stato finanziato dalla fonazione Compagnia di San Paolo.

Secondo Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, entro la fine della prossima settimana tutti i posti letto saranno occupati. Nel nuovo Covid Hospital realizzato dentro le ex Ogr lavorerà il personale medico proveniente da Cuba.