Dati definitivi amministrative Sicilia 2019: Governo diviso sfida il Civismo

Dati definitivi amministrative Sicilia 2019. Su 435.984 aventi diritto, si sono presentati alle urne poco più della metà, 254.700 votanti. C’è stato quindi un significativo calo di affluenza su quasi tutte le provincie, ma è Castelvetrano che fa registrare il picco più alto con un -20% rispetto alle precedenti consultazioni.

La Lega di Salvini

Osservata speciale di queste elezioni, è la Lega di Salvini, che ha “giocato” in un terreno ostile, almeno fino a qualche anno fa, sia, correndo per conto proprio rispetto alla coalizione di centro destra, come è successo a Mazara del Vallo, o a Caltanissetta, sia in coalizione così come è successo a Bagheria e a Gela.

Proprio a Gela la Lega andrà al ballottaggio, rubando la scena al Movimento cinque stelle, che qui aveva eletto Domenico Messinese come sindaco nel 2015, per poi ripudiarlo, appena sei mesi dopo.

Ha detto, il Ministro degli Interni Matteo Salvini che la scelta di correre insieme a tutto il centro destra in Sicilia “a parlarne due-tre anni fa sarebbe stato fantascienza. Vuol dire che quello che facciamo al governo piace dal Nord al Sud”.

In realtà, non è stata proposta in nessun Comune, l’accoppiata M5s-Lega che attualmente tiene le redini del governo gialloverde, né si può dire che i due abbiano fatto impressione al Commissario Regionale Sicilia di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, che in questi giorni si è lasciato andare a commenti poco riguardevoli.

Intanto il M5s…

Intanto, il M5s ha subito un’importante débâcle a Bagheria. Qui la candidata sindaca Romina Aiello non supera il 10 %, dimostrando di non saper lavorare bene all’interno delle istituzioni. Il M5s rimane in corsa a Castelvetrano, unico Comune dove il PD si è presentato con il suo simbolo, faticando parecchio a tenere il passo dei primi due candidati sindaci, che andranno al ballottaggio. Stesso discorso per Caltanissetta dove il candidato Sindaco del M5s, Roberto Gambino segue a stento, Michele Giarratana, appoggiato da buona parte del Centro destra.

Il PD ed il “civismo”

Davide Faraone ha commentato così questa situazione. “Sui 7 comuni più grandi al voto, con il modello ‘Civico’ vinciamo o al primo turno o andiamo al ballottaggio con buone speranze di vittoria. Purtroppo, non ce la facciamo a Castelvetrano e a Caltanissetta. Molto bene i nostri candidati nei piccoli comuni dove le esperienze civiche sono da sempre una regola. Buon lavoro a Domenico Venuti, riconfermato sindaco a Salemi e a Pippo Laccoto, nuovo sindaco di Brolo».

Grande spazio è stato dato alle Liste civiche, fatte da normali cittadini, che hanno deciso di prendere loro stessi in mano la situazione. Ne è un esempio la vittoria a Borgetto di Luigi Garofalo.

 

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