Daspo urbano a pusher africano, via 5 anni da Ballarò e Casa Professa

Daspo urbano, Palermo  è una delle prime città in Italia nella quale  sono state applicate le norme contenute nel recente Decreto Legge adottato a tutela della sicurezza e del decoro urbano.

Il questore ha applicato l’articolo di legge che prevede la possibilità di disporre il divieto di accesso e di stazionamento nei pressi di locali ed esercizi pubblici, nei confronti di persone condannate con sentenza definitiva o confermata in grado di appello nel corso degli ultimi tre anni per la vendita o la cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope, per fatti commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici o aperti al pubblico.

Quello che viene, per comodità espositiva, definito Daspo urbano è stato applicato nei confronti di Mamadi Toure, 21enne guineano.

Daspo urbano, sorpreso più volte a spacciare

Il giovane pusher era stato arrestato in diverse occasioni perché sorpreso a spacciare numerose dosi di cocaina, nei pressi di alcuni locali di Ballarò.

A seguito dell’arresto era stato condannato per reati inerenti gli stupefacenti. Toure, disoccupato, è considerata persona che vive abitualmente  con i proventi di attività delittuose e che è dedita alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.

L’applicazione nei suoi confronti del divieto di accesso a locali pubblici di Ballarò e di Casa Professa, con estensione del divieto di stazionamento anche agli spazi antistanti o comunque limitrofi agli stessi locali, per la durata di 5 anni, nasce dall’esigenza di prevenire e contrastare l’insorgere di fenomeni criminosi e di tutelare la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica in aree cittadine ad elevata frequentazione di persone.