E’ partita questa mattina dalla Banca del sangue cordonale di Sciacca, con destinazione l’ospedale “Albert Florian” di Budapest, la sacca contenente il cordone ombelicale donato da una mamma siciliana presso la clinica Candela di Palermo e crioconservato presso la struttura che fa capo all’ASP di Agrigento.
Il sangue cordonale contiene preziose cellule staminali necessarie per curare gravissime patologie del sangue e rappresenta un’alternativa altrettanto efficace e sicura al trapianto di midollo osseo nei casi in cui non si trovi un donatore compatibile.
Generalmente, per un paziente in attesa di trapianto la probabilità di reperire un donatore compatibile in ambito familiare è pari al 25% circa. Del restante 75%, solo il 35% riesce a reperire un donatore compatibile nei Registri Internazionali di midollo osseo (circa 25 milioni nel mondo, di cui in Italia circa 350.000 ).
La Banca Cordonale di Sciacca si avvale attualmente della collaborazione di 23 punti nascita della regione Siciliana dove il personale sanitario dei reparti di ostetricia provvede a raccogliere il sangue cordonale dopo la nascita. Il sangue cordonale donato viene sottoposto alle analisi previste dalla normativa. Se il sangue raccolto possiede il numero di cellule idonee al trapianto (almeno 800 milioni) si procede alla tipizzazione e all’inserimento dei parametri nella Banca dati dell’IBMDR. Le unità di sangue cordonale una volta congelate possono essere conservate almeno per venti anni, ma è importante che la fase del congelamento avvenga entro le 48 ore successive al prelievo.
A oggi nella Banca di Sciacca sono criopreservate in azoto liquido circa 1300 sacche, delle quali 268 unità sono già registrate nel Registro IBMDR. Sono in procinto di essere esposte ulteriori 800 unità che hanno completato l’iter di validazione e caratterizzazione e che permetteranno alla Banca Regionale Siciliana di Sciacca di posizionarsi tra le prime Banche del network italiano per inventario di sacche disponibili.
Il Coordinatore regionale del CRT Sicilia, Giorgio Battaglia, commenta: “ Occorre incentivare il prelievo di sangue placentare, ricco di cellule staminali, in tutte le divisioni di ostetricia e ginecologia della Sicilia. Con un piccolo gesto si può contribuire a salvare vite umane”.
Per donare il sangue da Cordone Ombelicale è necessario effettuare una procedura d’idoneità circa un mese prima della presunta data del parto. In sala parto, la madre donatrice sarà sottoposta a un prelievo di sangue periferico (12 ml) per l’esecuzione degli esami di legge obbligatori per la donazione degli emocomponenti.
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