Dalla Commissione Europea proposta contro i sussidi distorsivi extra Ue
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – La Commissione europea propone oggi un nuovo strumento per affrontare i potenziali effetti distorsivi dei sussidi esteri nel mercato unico. La proposta legislativa segue l’adozione del Libro bianco nel giugno 2020 e un ampio processo di consultazione con le parti interessate. Mira “a colmare il divario normativo nel mercato unico, in base al quale le sovvenzioni concesse dai governi non UE attualmente rimangono in gran parte incontrollate, mentre le sovvenzioni concesse dagli Stati membri sono soggette a un attento esame – spiega la Commissione in una nota -. Il nuovo strumento è progettato per affrontare efficacemente le sovvenzioni straniere che causano distorsioni e danneggiano la parità di condizioni nel mercato unico in qualsiasi situazione di mercato. È anche un elemento chiave per realizzare la strategia industriale dell’UE aggiornata anche oggi adottata, promuovendo un mercato unico equo e competitivo, creando così le giuste condizioni affinché l’industria europea possa prosperare”.
“L’Europa è una superpotenza commerciale e di investimento. Nel 2019 lo stock di investimenti diretti esteri valeva più di 7 trilioni di euro. L’apertura del mercato unico è la nostra più grande risorsa. Ma l’apertura richiede correttezza – spiega la vicepresidente esecutiva della Commissione Ue Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza -. Per più di 60 anni disponiamo di un sistema di controllo degli aiuti di Stato per prevenire gare di sussidi tra i nostri Stati membri. E oggi stiamo adottando una proposta per contrastare anche i sussidi distorsivi concessi dai paesi extra UE. È tanto più importante garantire parità di condizioni in questi tempi difficili, per sostenere la ripresa dell’economia dell’UE”.
Per il vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis “i vantaggi ingiusti concessi attraverso i sussidi sono stati a lungo una piaga della concorrenza internazionale. Questo è il motivo per cui abbiamo dato la priorità a reprimere tali pratiche sleali – aggiunge -. Distorcono i mercati e forniscono vantaggi competitivi sulla base del sostegno ricevuto, piuttosto che sulla qualità e sull’innovatività dei prodotti interessati. La proposta odierna completa i nostri sforzi internazionali in questo senso. Livellerà le condizioni di gioco all’interno dell’UE e incoraggerà un cambiamento positivo, pur mantenendo l’apertura che è così vitale per la nostra forza economica”.