Palermo, 15 giu. Da stanotte addio alle Province in Sicilia. Una circolare dell’assessore alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, ha indicato nella giornata di oggi l’ultimo giorno di funzionamento degli enti, per effetto della legge voluta dal governo Crocetta e varata dal Parlamento siciliano che ne sancisce l’abolizione e la sostituzione con i liberi consorzi dei Comuni. Una riforma che dovrebbe partire entro il 31 dicembre e portare ad un risparmio di 50 milioni di euro l’anno secondo le stime del governatore siciliano. Il Consiglio provinciale di Caltanissetta, pero’, non ci sta e ha deciso di proseguire le sue sedute.
L’aula e’ stata riconvocata, infatti, per mercoledi’ prossimo alle 10;30. Una decisione provocatoria, proposta dal consigliere Eugenio Cusimano, secondo il quale non ci puo’ essere “cesura operativa tra il consiglio provinciale uscente e l’organo che ne deve rilevare e proseguire i poteri”. Al posto dei presidenti di Provincia e delle loro giunte, infatti, arriveranno a guidare gli enti dei commissari regionali. Gia’ commissariate Catania, Trapani, Ragusa e Caltanissetta, mentre senza guida da stanotte le Province di Palermo, Enna, Agrigento, Siracusa e Messina.
“Dal momento che tale commissario ancora non e’ stato nominato dalla Regione -spiega Cusimano- il consesso ha il dovere di rimanere operativo a titolo gratuito”. Per il consigliere, che ha citato anche un parere del ministero dell’Interno del marzo del 2005, l’aula deve rimanere operativa anche perche’ c’e’ ancora da approvare il piano triennale delle opere pubbliche e l’elenco annuale 2013. “E cio’ lo si dovrebbe fare -spiega Cusimano- solo previo incontro con il commissario straordinario che l’ha proposto”.
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