Appello Nicolini a Ue: “Non deludete. Avete visto quelle bare”
Bruxelles, 24 ott. – (Adnkronos/Ign) – Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, chiede all’Europa di ”cambiare la politica di asilo”. Dopo un incontro con il presidente del Parlamento europeo Martin…
Bruxelles – Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, chiede all’Europa di ”cambiare la politica di asilo”. Dopo un incontro con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, nel giorno in cui a Bruxelles si riuniscono i leader dei Ventotto, la Nicolini dice: ”Mi aspetto che cambi la politica di asilo, non puo’ piu’ essere consentito che venga chiesto a nuoto, e’ vergognoso di fronte al mondo”.
”Mare nostrum non ‘ una risposta – afferma Nicolini, riferendosi all’operazione avviata la settimana scorsa dalla Marina italiana- Oggi 127 persone sono state salvate dalla guardia costiera italiana a 5 miglia da Lampedusa, passando indenni una barriera di 5 navi”. Per il sindaco dell’isola siciliana, che ha incontrato Schulz a Bruxelles insieme al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, ”Mare Nostrum e Frontex non sono la risposta, i naufragi vengono limitati, ma non si fermano cos”’.
Il sindaco di Lampedusa dice di aspettarsi che ”cambi la Bossi-Fini, una risposta ignomignosa ad una domanda umanitaria”. Secondo Nicolini, ”l’Italia deve avere una strategia e non spendere le risorse che l’Europa concede secondo una logica emergenziale e che scarica su Lampedusa tutte le assurdit’ e le incongruenze di un sistema normativo che fa acqua da tutte le parti”.
Incontrando i giornalisti a Bruxelles, Nicolini insiste sulla possibilit’ di concedere asilo ai migranti ”prima che questi salgano sui barconi”. Negarlo ”’ una politica ingiusta anche verso di noi – denuncia il sindaco di Lampedusa- che accentua la marginalit’ geografica e la marginalizzazione sociale”. Bisogna cambiare le regole sull’asilo e la convenzione di Dublino, ribadisce, ”per dare a queste persone la possibilit’ di non morire, altrimenti naufraga anche l’idea dell’Europa”. ”Se Lampedusa pu’ contribuire a questo, io ne sono fiera – conclude il sindaco- ora che tutti avete visto quelle bare, spero che qualcosa cambi, non deludeteci”.
Il presidente del Parlamento europeo dal canto suo assicura che affronter’ l’emergenza Lampedusa con i leader dei Ventotto Paesi dell’Ue che si riuniscono nel pomeriggio a Bruxelles.
“Sollever’ di fronte ai leader dei Ventotto il caso di Lampedusa, chiedendo risposte e di intensificare il sostegno” all’isola siciliana, annuncia Schultz dopo l’incontro con il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e con il sindaco di Lampedusa. Ricordando che dal gennaio scorso ad oggi sono arrivati ”140 barconi con 13mila rifugiati in un’isola di 6mila abitanti” e che dal 2008 al 2012 sono arrivate oltre 86mila persone, Schulz sottolinea come questi dati dimostrino che ”c” un problema vero e che per questo Lampedusa ha bisogno del nostro sostegno, della nostra solidariet’ e della nostra protezione”. Anche il presidente dell’Europarlamento sollecita una riforma della politica di asilo europea e della protezione temporanea.
In mattinata intanto, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha presieduto la seconda riunione della task force sul tema immigrazione, cui hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno, Angelino Alfano, i ministri degli Esteri, Emma Bonino, della Difesa, Mario Mauro, delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, degli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, dell’Integrazione C’cile Kyenge, e il sottosegretario Marco Minniti. A poche ore dal Consiglio europeo che, su iniziativa italiana affronter’ la questione, si ‘ definita -riferisce una nota di palazzo Chigi- la posizione del governo in vista della discussione con i capi di Stato e di governo Ue. Nel corso della riunione si ‘ fatto il punto della situazione sull’avvio dell’operazione ‘Mare Nostrum’ anche alla luce della disponibilit’ offerta da altri Paesi (manifestata al momento da Malta, Slovenia, Spagna e Finlandia) di contribuire con proprie unit’ navali. ‘ stato infine stabilito -conclude il comunicato- di mantenere aperto il tavolo a livello politico in vista delle prossime scadenze europee: il Consiglio dei ministri degli Interni del 5 dicembre e il Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre.