Da Sherbeth la proposta: lanciamo la strada del gelato artigianale
Dopo le strade del vino la strada del gelato artigianale. È questa la proposta formalizzata oggi ai Giardini del Massimo nel corso della giornata inaugurale della 14esima edizione di Sherbeth Festival, la più importante rassegna internazionale dedicata al gelato artigianale.
Alla presenza dei 34 maestri gelatieri, provenienti da tutta Italia ma anche da diversi paesi d’Europa e del Mondo, nasce l’idea di rendere ufficiale un percorso che già di fatto esiste ed è composto dalle 100 e più “bandiere” che contraddistinguono le gelaterie dei maestri gelatieri che in questi 14 anni si sono succeduti nelle varie edizioni del festival. Ciascuno di loro, infatti, conserva gelosamente nella propria gelateria il simbolo di Sherbeth che, adesso, vuole diventare non solo il segno della partecipazione ad un concorso, ma la tappa di un percorso capace non solo di attraversare tutta l’Italia, ma di valicare i confini nazionali e continentali.
“Un gelato artigianale sa raccontare un territorio tanto quanto lo sa fare un vino. Questo è un dato riscontrabile ovunque ma che trova la sua esaltazione proprio in Italia, patria del gelato e paese dalle mille tipicità culinarie – affermano Tomomi Morikane e Yumi Hasegwa Picone che dal Giappone sono giunte a Palermo per prendere parte al festival – Allora perché non pensare alla ufficializzazione di un percorso che possa accompagnare i turisti alla scoperta dei sapori e delle tradizioni di un territorio attraverso l’esperienza del gelato artigianale? Portiamo l’esempio del Giappone, dove amiamo l’Italia ed amiamo il gelato artigianale. Una proposta turistica come questa sarebbe sicuramente accolta con entusiasmo”.
La sfida lanciata dal Giappone nel corso del talk show “i prodotti siciliani come volano del turismo”, moderato dal giornalista Nino Amadore, è accolta. Gli organizzatori del festival guardano già con interesse alla formula migliore per proporre, già dall’anno prossimo, la prima mappa nazionale del gelato artigianale.