MILANO (ITALPRESS) – 3650 personal computer e 200 tablet dotati di requisiti tecnici e caratteristiche adatte per gestire la DAD e le modalità di studio dettate dalla recente pandemia Covid-19. È questa la recente dotazione messa a disposizione da Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo per gli studenti bisognosi di una strumentazione indispensabile per seguire le lezioni da casa e studiare in modo adeguato. Obiettivo principale contrastare la povertà educativa e combattere il digital divide, un obiettivo importante che sottolinea ancora una volta la sensibilità e l’attenzione rivolta al mondo dei più giovani e alle loro esigenze in particolare in questo periodo drammatico.
Valore aggiunto dell’iniziativa, in un’ottica di economia circolare e riutilizzo delle risorse, è il riciclo di materiale informatico rigenerato reso disponibile a seguito della recente acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo.
Tutti i personal computer sono stati sottoposti ad un processo di rigenerazione e saranno consegnati a minori e famiglie in condizioni di fragilità economica e sociale intercettati dalle fondazioni comunitarie coinvolte nel progetto.
Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Comunitaria della Provincia Di Lodi sono infatti i tre territori simbolo, maggiormente colpiti dalla prima ondata della pandemia protagonisti del progetto sulla povertà educativa di Fondazione Cariplo e l’impresa sociale Con i Bambini. A loro sono state destinate risorse importanti, pari a 6 milioni di euro, per sostenere 3 progetti triennali. Qualche dato: oltre 100 soggetti pubblico-privati ingaggiati sui tre territori, 32.000 minori in condizioni di fragilità da intercettare, 1.000 tra docenti ed educatori da coinvolgere, 2.000 device da distribuire, 70 spazi comunitari da attivare/valorizzare.
Il sostegno a queste tre progettazioni si ricollega agli obiettivi strategici di Fondazione Cariplo: tra i nove obiettivi strategici attorno ai quali si è riorganizzata l’attività della Fondazione in seguito alla crisi pandemica, rientra infatti un focus specifico sul contrasto alla povertà e quindi l’impegno ad affrontare le conseguenze legate alla crisi economica e sanitaria, intercettando le persone in povertà e migliorando la loro condizione di vita.
I computer e i tablet verranno donati rispettivamente a Fondazione della Comunità Bresciana Onlus (1050 pc portatili), Fondazione della Comunità Bergamasca (800 pc portatili), Fondazione Comunitaria della Provincia Di Lodi (800 pc portatili).
All’impresa sociale SocialTechno invece saranno donati 1000 pc portatili e 200 tablet, da ricondizionare a vantaggio del progetto QuBì.
Intesa Sanpaolo ‘considera la formazione un elemento chiave di sviluppo del Paese, collabora con oltre 60 atenei italiani e alcuni stranieri come Oxford attraverso borse di studio e progetti di ricerca, un impegno potenziato nell’ultimo anno di emergenza sanitaria – si legge in una nota -. Svolge inoltre numerose attività educative e di didattica per ogni ciclo scolastico a cominciare dalla prima infanzia. Ha inoltre promosso strumenti finanziari specificatamente destinati ai giovani in logica impact, cioè a tassi contenuti, lunghi tempi di restituzione e senza richieste di garanzie, come ‘XME StudioStation’, per il sostegno alla didattica a distanza delle famiglie e ‘Per Merito’, il prestito per studenti universitari. Il primo in particolare, avviato durante il periodo di lockdown, è proprio pensato per favorire l’acquisto di strumenti per la didattica e distanza’.
“In Italia le famiglie in condizione di povertà sono aumentate, specialmente le più giovani con la presenza di minori. Per un ragazzo oggi non poter accedere a un device o alla connessione significa rischiare di essere escluso dalle relazioni, dalla formazione e da competenze ormai indispensabili – afferma Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo -. Si tratta di una povertà digitale che rischia di trasformarsi in una povertà di futuro, ingiusta per chi la subisce e dannosa per tutti. La Fondazione Cariplo da 30 anni è impegnata nel contrasto delle povertà e della disuguaglianza, attraverso progetti e alleanze con soggetti che come Intesa San Paolo condividono la stessa urgenza sui temi chiave per il futuro delle persone e delle comunità”.
Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, sottolinea: “La tecnologia è un’alleata fondamentale per la crescita personale e professionale: facilitarne la disponibilità a chi ne è sprovvisto è di vitale importanza. La donazione di pc e tablet dismessi dalla Banca a favore di chi ne ha bisogno ci vede nuovamente al fianco della Fondazione Cariplo nella vocazione comune di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze, un impegno fondato sulla solidità del nostro bilancio e che, come banca di riferimento per la crescita e inclusione quale ormai è Intesa Sanpaolo, consideriamo a tutti gli effetti un obiettivo della nostra attività”.
“Il progetto DAD – Differenti Approcci Didattici può oggi contare su ulteriori importanti risorse. Dopo aver già consegnato, nelle scorse settimane, 500 tablet e altrettante tastiere a 43 istituti scolastici del territorio bresciano, riceviamo oggi, grazie alla donazione da parte di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, 1.050 pc portatili che saranno ripartiti secondo le necessità manifestate dagli istituti. La consegna dei dispositivi rappresenta il primo passo delle molteplici azioni progettuali che accompagneranno l’intera comunità educante per i prossimi tre anni”, spiega Alberta Marniga, presidente della Fondazione della Comunità Bresciana.
“Ringraziamo Intesa Sanpaolo e Fondazione Cariplo per i dispositivi che andremo a mettere a disposizione di Im-Patto Digitale, il progetto che, grazie al contributo della stessa Fondazione Cariplo e dell’Impresa sociale Con i Bambini, mira a contrastare il rischio di povertà educativa e di dispersione scolastica, rispondendo ai fabbisogni di scuola, famiglia e giovani esplosi con l’emergenza Covid – afferma Mauro Parazzi, presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi -. Questa importante donazione verrà integrata da quelle che stiamo raccogliendo sul territorio lodigiano e dalle nostre risorse dirette, permettendoci così di ampliare di molto l’obiettivo iniziale e di mettere a disposizione del territorio più di mille pc e tablet. Per noi il progetto costituisce l’opportunità di entrare in relazione con le famiglie, alle quali non vogliamo fornire solamente la tecnologia per affrontare questo momento di straordinaria difficoltà, ma anche gli strumenti culturali per un uso consapevole del digitale. Con il suo grande gesto, anche Intesa Sanpaolo entra concretamente a far parte della rete territoriale di cui la Fondazione Comunitaria è capofila, divenendo quindi la quindicesima realtà impegnata a contrastare queste nuove fragilità e forme di esclusione sociale”.
‘Fondazione della Comunità Bergamasca ha accolto da subito e con grande entusiasmo la proposta di Impresa Sociale Con i Bambini e Fondazione Cariplo di sviluppare un progetto di contrasto alla povertà educativa dei più giovani affrontando, in particolare, il divario digitale. L’iniquo accesso alle nuove tecnologie sia per indisponibilità di materiale informatico che per mancanza di competenze digitali ha mostrato tutta la sua urgenza durante i mesi di confinamento a causa della pandemia. Per molti giovani non aver avuto accesso a pc, tablet, connessione internet ha limitato sensibilmente le possibilità di crescita – sottolinea Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca -. Per questo motivo abbiamo pensato a DigEducati, il progetto studiato per accrescere le competenze digitali di bambini e ragazzi tra 6 e 13 anni e dei loro adulti di riferimento, con cui intendiamo raggiungere tutto il territorio bergamasco.
Si tratta di un’esperienza nuova per la nostra Fondazione, nel ruolo di ente capofila, che può contare su un’ampia rete di partner, capillare su tutta la provincia: 14 Ambiti Territoriali, la Rete Bibliotecaria Bergamasca, 21 Cooperative Sociali e l’Università degli Studi di Bergamo. È un progetto in cui crediamo molto sia per contrastare la povertà educativa che per integrare sevizi sociali e culturali nonché per costruire sul territorio occasioni di sviluppo. L’arrivo di 800 pc portatili, donati da UBISS nell’ambito del passaggio del Gruppo Ubi in Intesa Sanpaolo, che saranno impiegati nel progetto, è un’ottima notizia anche per altri due motivi. Il primo è che questa donazione ha un forte valore di testimonianza. Oggetti rigenerati sono rimessi in circolo e avviati ad una seconda vita, utile a molti: ciò dimostra concretamente cosa significa fare della sostenibilità, economica ed ambientale, un valore a cui ispirare le proprie azioni. Il secondo, perché è segno di un’esemplare capacità di moltiplicare opportunità. Mettendosi insieme e facendo rete, i soggetti del territorio, pubblici e privati, dandosi obiettivi comuni e condivisi generano un impatto sociale molto maggiore rispetto a quello generato dalle singole progettualità. Un grazie a quanti hanno permesso questa bella iniziativa’.
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