CEFALU’ (PALERMO) (ITALPRESS) – Al via la partnership tra la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma e la Fondazione Giglio di Cefalù, con l’obiettivo di qualificare ulteriormente l’offerta sanitaria dell’ospedale siciliano anche in vista dello “sviluppo di un centro di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione a prevalente orientamento oncologico”. Il progetto “Gemelli Giglio medical partnership” – presentato oggi alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – prevede l’attuazione di programmi di ricerca biomedica, sperimentale e clinica, di programmi di formazione e trasferimento di know how, la valorizzazione delle risorse interne e, in una prospettiva più a lungo termine, l’avvio del percorso per il riconoscimento di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) per il Giglio. E, inoltre, la possibilità di attivare percorsi accademici in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’attività sanitaria del “Gemelli Giglio Medical Partnership” è stata organizzata per Centri di cura.
I primi a partire saranno il Centro Malattie endocrine e Obesità, il Centro Chirurgia del pancreas e Colorettale Laparoscopia e Robotica e il Centro Chirurgia del fegato e delle vie biliari. A ottobre sarà la volta del Centro di Oncologia ginecologica e del Centro per il trattamento dell’endometriosi per proseguire, entro un anno, all’avvio di tutte le attività in progetto. Fra queste il Centro per il trattamento dei tumori della tiroide, il Centro per la diagnosi e il trattamento delle neoplasie dell’endometrio e il Centro integrato di Chirurgia robotica.
Il cronoprogramma prevede l’avvio delle attività ambulatoriali dei primi tre Centri entro giugno e dell’attività chirurgica, con i primi ricoveri, a settembre. Il progetto è regolato da una convenzione della durata di dieci anni che prevede il trattamento, in regime di ricovero, di 18.805 pazienti (dai 729 del primo anno ai 2.068 del decimo anno).
Sono già stati individuati e definiti i responsabili dei primi tre Centri di cura. Per il Centro di Malattie endocrine e obesità il professore Marco Raffaelli, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia endocrina e metabolica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Con Raffaelli, dal Policlinico Gemelli arriveranno la specialista in endocrinologia e metabolismo Mia Lovicu e il chirurgo endocrino e dell’obesità Luca Sessa. A dirigere il Centro della Chirurgia del Pancreas e Colorettale il professore Sergio Alfieri, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia digestiva e del pancreas e Coordinatore del Centro chirurgico del Pancreas del Gemell. Il Centro di Chirurgia del Fegato e delle Vie Biliari viene diretto dal professor Felice Giuliante, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Biliare del Gemelli. I professionisti del Gemelli si integreranno con quelli del Giglio nella presa in carico e cura del paziente e sarà un’occasione per il trasferimento di competenze e know how da un centro altamente specializzato in queste tipologie verso l’ospedale siciliano.
“Sono orgoglioso di questo progetto – ha detto il presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano – sui cui abbiamo investito le nostre migliori energie negli ultimi due anni con la consapevolezza di portare a Cefalù competenze e professionalità tra le migliori in Italia. Lo scopo è triplice: offrire ai siciliani le migliori cure nella nostra regione, intercettare quelle patologie con più numerosi ‘drg di fuga’, e ampliare le prestazioni offerte dal nostro ospedale. Il progetto – ha aggiunto Albano – ha una sua sostenibilità economica e i costi sono legati alle attività realizzate”. “Sarà qualcosa in più di una collaborazione – ha detto Rocco Bellantone, direttore del Centro di Chirurgia endocrina e dell’obesità del Gemelli Ircss di Roma e direttore del Governo clinico Gemelli Giglio Medical Partnership -. Quando parliamo di partnership intendiamo una vera e propria fusione fra il Gemelli e la Fondazione Giglio, creeremo una sanità d’eccellenza tesa esclusivamente ad impedire il turismo sanitario, che è un problema per l’Italia e per le regioni meridionali in particolare”.
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