CUORE E GRINTA AL “MANUZZI”CESENA-PALERMO 0-0

Finisce con un pareggio a reti inviolate lo scontro tra le due miglior difese del campionato cadetto. Cesena e Palermo si dividono la posta in palio al termine di un match concluso dai rosanero in nov…

Finisce con un pareggio a reti inviolate lo scontro tra le due miglior difese del campionato cadetto. Cesena e Palermo si dividono la posta in palio al termine di un match concluso dai rosanero in nove uomini per le espulsioni sancite dall’emiliano Merchiori ai danni di Lazaar (34’pt) e Maresca (48’st). Un punto più che positivo che permette alla formazione allenata da Beppe Iachini di conquistare il sesto risultato utile consecutivo e di lasciare inalterato il vantaggio sulle dirette inseguitrici.Rosanero in campo dal primo minuto con Ngoyi e Vazquez in mediana. Morganella torna a ricoprire la fascia destra dopo aver scontato un turno di squalifica, conferme per Lazaar a centrocampo e per il tandem offensivo composto da Lafferty ed Hernandez.  Tra i romagnoli, reduci da sette risultati utili consecutivi, Bisoli deve fare a meno dello squalificato Consolini ma ritrova l’esperto Cascione, in attacco Marilungo e Rodriguez, quest’ultimo preferito a Defrel. Arbitra il match Filippo Merchiori della sezione di Ferrara, che ha già diretto i rosanero nel girone di andata in occasione della vittoria contro la Juve Stabia (3-0).Buona partenza dei padroni di casa pericolosi al 5’ con Volta, che si coordina e lascia partire un potente collo destro da posizione favorevole, Sorrentino è reattivo e non si fa sorprendere neutralizzando la conclusione.  Cinque minuti più tardi, ci prova Marilungo con un tiro dal limite dell’area di rigore, ancora una volta Sorrentino si fa trovare pronto. La reazione rosanero non si fa attendere: al 13’ Lazaar conclude con il mancino dalla lunga distanza senza però inquadrare lo specchio della porta. Sul capovolgimento di fronte, ennesimo tentativo di Marilungo, che di testa manda a lato sugli sviluppi di un corner. I rosanero non ci stanno a farsi chiudere nella propria metà campo e al 17’ si fanno nuovamente vivi dalle parti di Coser, costretto all’uscita in tuffo sul traversone di Maresca. Due minuti più tardi, scontro aereo tra Krajnc e Morganella: ha la peggio il difensore svizzero che è costretto a lasciare il campo in barella, al suo posto Pisano. Al 30’ D’Alessandro supera in velocità Lazaar lungo l’out di destra e serve Marilungo, che di prima intenzione spara alto sopra la porta difesa da Sorrentino.Al 34’ episodio-chiave del match: i rosanero restano in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Lazaar. Nonostante l’inferiorità numerica la formazione rosanero continua a rispondere colpo su colpo alle buone giocate dei padroni di casa, pericolosi soprattutto lungo la corsia di destra presidiata da D’Alessandro, il migliore tra i suoi.  Prima dell’intervallo Iachini corre ai ripari per sopperire alla mancanza di un uomo di fascia dopo il cartellino rosso a Lazaar: fuori Vazquez, al suo posto Daprelà.In avvio di ripresa il Cesena vuole sfruttare la superiorità numerica tentando di impensierire la retroguardia palermitana con le sgroppate di D’Alessandro, ma Munoz e compagni continuano a tenere alta la guardia. Con il passare dei minuti cala il ritmo della gara e diminuiscono le occasioni sotto porta. Al 22’ primo cambio per Bisoli che manda in campo Defrel al posto di Belingheri, tentando di dar maggior fluidità alla manovra offensiva. Alla mezzora è il momento dell’ex rosanero Succi, che subentra a Marilungo. Al 35’ è il turno di Barreto, che torna in campo dopo l’infortunio subentrando a Lafferty: il numero 8 rosanero scalda subito i muscoli impegnando Coser alla parata con un destro dal limite dell’area cesenate. Al 42’ ultima sostituzione per Bisoli: fuori Renzetti, al suo posto il Garritano. In pieno recupero l’arbitro lascia il Palermo in nove estraendo il cartellino rosso in faccia a Maresca.Dopo il triplice fischio, solo pplausi per i rosanero da parte dei tifosi presenti nel Settore Ospiti del Manuzzi. Un doppio turno casalingo contro Spezia e Bari attende adesso Barreto e compagni, l’occasione perfetta per premere sull’acceleratore e staccare le dirette concorrenti per la promozione in serie A.