CULTURA: VILLA DEL CASALE, PARTE PROGETTO “ABBRACCIAMO UN SORRISO”

Regione Sicilia

L’adozione a distanza attraverso
l’arte con un testimonial d’eccezione: la Villa Romana del Casale
di Piazza Armerina, inserita nel 1997 fra i beni tutelati del
Patrimonio mondiale dell’Unesco.
A pochi mesi dalla fine dei lavori di restauro, previsti per la
primavera del 2012, parte il progett…

Regione Sicilia

L’adozione a distanza attraverso
l’arte con un testimonial d’eccezione: la Villa Romana del Casale
di Piazza Armerina, inserita nel 1997 fra i beni tutelati del
Patrimonio mondiale dell’Unesco.
A pochi mesi dalla fine dei lavori di restauro, previsti per la
primavera del 2012, parte il progetto di intercultura “Abbracciamo
un Sorriso” che intende avvicinare alla Villa i bambini del
Mediterraneo e del mondo, attraverso la creazione di schede
didattiche in lingua, scaricabili via web, che vogliono
diffondere, soprattutto nei villaggi, la conoscenza di un’arte che
i lontani antenati dei bambini africani hanno contribuito a far
crescere.
L’iniziativa, in collaborazione tra l’assessorato regionale dei
Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, il parco archeologico
della Villa romana del Casale, la Diocesi e il Comune di Piazza
Armerina, sara’ presentata domani, martedi’ 20 Dicembre alle 15,30
alla Villa Romana del Casale. All’incontro partecipera’ un gruppo
di ragazze e ragazzi africani provenienti dagli sbarchi di
Lampedusa, attualmente ospitati nel territorio ennese, per far
conoscere loro la Villa e raccontare delle comuni radici culturali.
“Il progetto – spiega l’assessore regionale dei Beni culturali e
dell’Identita’ siciliana, Sebastiano Missineo – non si limita solo
alla conoscenza della Villa del Casale ma propone laboratori
interculturali attraverso i quali i bambini potranno realizzare le
loro opere e vivere in socialita’ partecipando alle attivita’.
Siamo convinti che lo studio dell’arte e i valori comuni della
Sicilia con i popoli del bacino del Mediterraneo siano la base su
cui sviluppare un vero e concreto percorso di integrazione”.
“Il compito della Villa – ha detto Guido Meli, direttore del
parco archeologico della Villa del Casale – sara’ quello di
agevolare lo scambio delle conoscenze, cosi’ come avveniva in
passato. In eta’ romana, nei pressi della Villa, vi era una mansio
che, oltre a produrre grano per l’impero, consentiva al viandante,
proveniente da ogni parte del globo conosciuto, di sostare e
riposarsi prima di riprendere il cammino. Oggi, l’obiettivo
ambizioso e’ di fare della Villa Romana del Casale, restituita
alla fruizione dopo i restauri, una sorta di stazione di servizio
di divulgazione della cultura dei popoli”.
fg/idn
191412 Dic 11 NNNN
(Regione Sicilia)