Cultura, a Palermo risplende la “Belle époque”
L’intramontabile fascino fin de siècle continua a illuminare la Palermo di una volta, la Palermo più belle: quella della dinastia di Vincenzo Florio, una famiglia che, partendo dal capoluogo siciliano, ha segnato un’epoca e uno stile che hanno valicato i confini dell’isola stessa. Gli eredi della famiglia Paladino Florio, in occasione del festival “Le Vie dei Tesori”, aprono infatti le porte della magnifica Tonnara Florio all’Arenella, scrigno e memoria storica della famiglia nella città di Palermo.
“Le Vie dei Tesori”
Un’opportunità unica e rara per conoscere uno dei luoghi su cui si è costruita la storia della città e che impreziosisce il programma dell’undicesima edizione del festival “Le Vie dei Tesori”, manifestazione che apre al grande pubblico alcuni dei luoghi più belli e significativi di Palermo solitamente, non visitabili. L’evento si svolgerà nei cinque weekend compresi tra il 29 settembre e il 29 ottobre: dal venerdì alla domenica e la storica Tonnara Florio sarà aperta dalle 10.00 fino alle 18.00 del pomeriggio, iscrivendosi a buon diritto tra i luoghi da non perdere.
“L’apertura speciale della Tonnara Florio per “Le Vie dei Tesori” – spiega Chico Paladino Florio – è soltanto l’inizio di un grande progetto che sarà svelato nei prossimi mesi. Quest’iniziativa rientra infatti in un mosaico più ambizioso e complesso col quale intendiamo far risplendere nell’immaginario collettivo il nome dei Florio attraverso una serie di iniziative che ripercorreranno l’epopea della nostra famiglia abbinandolo al rilancio di alcuni prodotti riconducibili al nostro nome”.
Il fascino de “I Quattro Pizzi”
Se, nell’immaginario palermitano, esiste un profilo architettonico immediatamente riconoscibile, questo è certamente quello de “I Quattro Pizzi”, la palazzina della Tonnara che si staglia sullo sfondo della piccola baia dell’Arenella. È da questa struttura, caratterizzata dalle quattro torri neo-gotiche esterne e dalle splendide volte del salone interno interamente decorate da mosaici liberty, che inizierà la visita al “tesoro” dei Florio, aprendo un percorso fatto di storie nella Storia. Infatti, in pochi, forse, sanno che quando lo zar di tutte le Russie Nicola I, insieme all’imperatrice, soggiornò a Palermo, venne a visitare proprio questa palazzina. Il fascino che “I Quattro Pizzi” innescarono nel suo animo rimase nella leggenda, tanto che Nicola volle rilevarne i disegni dall’architetto Giachery (che l’aveva progettata dietro commissione della famiglia Florio) per farne costruire, rientrato in patria, una del tutto simile nella sua residenza estiva di Peterhof, chiamandola Renel (Arenella) proprio in memoria di Palermo.
Tutti gli spazi aperti al pubblico
Ma la visita andrà oltre la storica palazzina. La famiglia Paladino Florio, per questa straordinaria occasione, infatti aprirà al pubblico anche altri spazi del complesso, come il suggestivo magazzino dei Tonni e quello del prodotto finito, nonché il magnifico giardino interno dove, ancora oggi, basta fare qualche passo per respirare le atmosfere eleganti e i freschi profumi di quella che Gaetano Basile definì la Palermo felicissima. Non è un caso che, nello scorso mese di luglio, Dolce & Gabbana abbiano scelto questo luogo come una delle principali location del grande evento internazionale di alta moda che hanno tenuto a Palermo.
Un incrocio di bellezza, storia e testimonianze
Tuttavia, le occasioni di scoperta che offre un festival come “Le Vie dei Tesori” sono strettamente connesse alla narrazione dei suoi spazi; un incrocio, quindi, di bellezza, storia e testimonianze. Ed è in questo senso che, tra i diversi spazi della Tonnara Florio, sarà allestita una mostra di fotografie e oggetti appartenuti ai personaggi della famiglia, tra cui spicca l’originaria insegna in legno del Leo Bibens che ornava l’ingresso della bottega di via Materassai a Palermo dove, alla fine del ‘700, ebbe origine la loro grande fortuna economica.