PALERMO – Un percorso che durerà tutto l’anno, con la prospettiva di recuperare la vocazione naturale dell’antico Cassaro alla promozione della cultura del libro, valorizzando anche le attività dei soci. Ecco perché nascono “Le Botteghe Letterarie”, un’iniziativa dell’associazione Cassaro Alto (in collaborazione con ‘Editori allo scoperto’ e ‘Ballarò di Primavera’) che farà da apripista a ‘La Via dei Librai’. La manifestazione torna per il secondo anno consecutivo e si svolgerà a Palermo i prossimi 22 e 23 Aprile, in occasione della Giornata Mondiale del Libro.
Un momento di incontro, di conversazione sui libri, sempre diversi. L’appuntamento con ‘Le Botteghe Letterarie per La Via dei Librai’ è fissato per sabato 1 Aprile, alle ore 17.30, alla Libreria Vaccaro (corso Vittorio Emanuele, 441 – Palermo). Interverranno Domenico Conoscenti e Giorgio D’Amato, autori rispettivamente di ‘Quando mi apparve amore’ e di ‘Cernia Tossica’, edizioni Mesogea; Maurizio Zacco e Francesco Lombardo dell’Associazione Cassaro Alto, e Susan Vaccaro, libraia.
Non sarà soltanto un episodio, un evento unico. Le Botteghe Letterarie continueranno anche dopo La
Domenico Conoscenti, ‘Quando mi apparve amore’ – edizioni Mesogea.
Scritti nell’arco di diversi anni, i racconti di Domenico Conoscenti avvincono e spiazzano muovendosi nel territorio avventuroso dei sentimenti e dei turbamenti dei personaggi che ora avanzano, ora affondano nella ricerca e nello smarrimento dell’identità, quella degli individui come quella delle comunità e dei luoghi. Racconti che si aprono e chiudono come ferite dell’anima, restituendoci la topografia di una Palermo poco nota, umbratile teatro di sofferti rapporti d’amore. L’omosessualità vi irrompe con forza di linguaggio, e di linguaggio amoroso che prende corpo e voce sporgendosi sull’abisso dell’ingiustizia.
Giorgio D’Amato, ‘Cernia Tossica’ – edizioni Mesogea.
Il nuovo romanzo di Giorgio D’Amato percorre il ventennio berlusconiano attraverso l’attrazione fatale di Rosanna – giovane colta e di sinistra – per Germano, ragazzo bello, furbo, con il fiuto per gli affari e i soldi facili.
Lui è la mente che coglie tutte le opportunità tra le maglie sempre lasche delle leggi, lei una sorta di redattrice fantasma che traduce i suoi progetti economico-criminosi in business plan e rendiconti burocratici.
Storia di una «relazione pericolosa» e del fascino rovinoso della corruzione, ‘Cernia tossica’ ci riporta con acutezza e lucidità a questioni come il boom dei «diplomifici» e l’intossicazione universale da «finanza derivata».
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