La Corte d’Appello di Catania ha confermato la condanna a nove anni di carcere per Rosario Greco, l’uomo che era alla guida del Suv ha investitio e ucciso due cuginetti Simone ed Alessio D’Antonio a Vittoria, l’11 luglio 2019.
L’accusa è di omicidio stradale, aggravato dall’uso di sostanza alcoliche e psicotiche, la condanna di primo grado era stata emessa il 26 maggio 2020 dal Gup Ivano Infarinato a conclusione del processo si era celebrato con il rito abbreviato. La conferma è arrivata ieri: pena di nove anni di reclusione. Era l’11 luglio del 2019 quando Rosario Greco, alla guida di un Suv, investì i due cuginetti Simone e Alessio D’Antonio.
I due bimbi, di 11 e 12 anni ed entrambi di Vittoria, stavano seduti all’aperto davanti casa quando l’auto guidata da Greco, che aveva bevuto e aveva fatto uso di stupefacenti, falciò a entrambi le gambe. Alessio morì la sera stessa della tragedia, il cugino Simone si spense dopo alcuni giorni.
La tragica notizia della morte del secondo bambino arrivò a Vittoria proprio mentre in chiesa si celebravano i funerali del cuginetto.
Assieme a Rosario Greco che guidava l’autovettura e che dopo l’impatto scese dalla macchina e si avvicinò al luogo dell’incidente, c’erano altre tre persone: Angelo Ventura, Rosario Fiore e Alfredo Sortino, che in base alle immagini fornite dalle telecamere di videosorveglianza, aprirono le portiere e scapparono, tutti denunciati a piede libero per omissione di soccorso.
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