“Come ho più volte sostenuto, anche se il quotidiano La Repubblica fa finta di non capirlo, il mio unico interesse nella campagna elettorale, che ha visto affermarsi Roberto Lagalla, era quello di riportare la Democrazia Cristiana come partito di idee e di valori nella scheda elettorale. Gli elettori hanno anche voluto, votando la DC, che ritornasse a difendere queste idee e questi valori dentro l’istituzione del Comune di Palermo e in tanti altri Comuni dove siamo tornati ad essere presenti”. Lo dichiara il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro.
“Ho più volte ripetuto che la DC Nuova non è interessata ai posti di potere. Lungi da me l’idea di voler e poter contare al Comune. I consiglieri della DC – prosegue – sanno bene che la massima espressione della politica è il servizio e non il potere. Con Roberto Lagalla c’è un rapporto di amicizia datato nel tempo e non ho minimamente pensato di condizionarlo quando io ero Presidente e lui assessore della mia giunta, figuriamoci se penso di poterlo fare adesso che lui è sindaco ed io non sono niente”.
“A Roberto, che sono certo farà bene il sindaco perché è capace e di grande onestà e che sono certo saprà proteggere l’Istituzione da ogni ingerenza specialmente quella mafiosa, auguro buon lavoro. Al quotidiano La Repubblica auguro non dico un po’ di imparzialità, ma almeno di essere meno settario”.
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